Un tempo erano i carboidrati l’ossessione dell’industria alimentare, poi è toccato ai grassi. Oggi, invece negli Stati Uniti, la parola chiave sembra essere una sola: proteine. A qualsiasi ora del giorno, in qualsiasi corsia del supermercato, si può trovare una versione “arricchita” del proprio snack preferito. E ora anche Khloé Kardashian, imprenditrice e volto noto del reality statunitense, scende in campo con la sua linea “Khloud Protein Popcorn”.
Tre i gusti disponibili di questo prodotto, cheddar bianco, olio d’oliva e sale marino, oppure dolce-salato, un prodotto che promette 7 grammi di apporto proteico per porzione, grazie a un ingrediente brevettato chiamato “Khloud Dust”: una miscela di proteine del latte e condimenti selezionati.
Kardashian ha spiegato che voleva creare uno snack salutare, pratico e gustoso, qualcosa che potesse condividere senza sensi di colpa con amici e familiari. La sua iniziativa si inserisce in un momento in cui il mercato alimentare è sempre più orientato verso la cosiddetta “proteinificazione” degli alimenti: dolci, bibite, cereali e perfino le barrette Snickers si trasformano in potenziali alleati della forma fisica.
Jonathan Deutsch, docente di arti culinarie e scienze alimentari alla Drexel University, in Pennsylvania, nonché analista per la Specialty Food Association, un’organizzazione statunitense no-profit che rappresenta e supporta le aziende del settore alimentare, ha riferito al quotidiano The New York Times, che la tendenza risponde a una crescente domanda, amplificata dai social media. Un recente studio della multinazionale Cargill infatti ha rivelato che oltre il 60% dei consumatori americani desidera aumentare l’apporto proteico quotidiano, una tendenza in netto aumento rispetto al 2019.
Sotto il profilo del marketing, la scelta è quasi obbligata. Come sottolinea Deutsch, se grassi e carboidrati sono spesso demonizzati, le proteine rappresentano l’unico macronutriente su cui le aziende possono costruire un’immagine “salutare”.
Ma non si tratta solo di nuove mode: anche l’uso sempre più diffuso di farmaci come Ozempic e Mounjaro per la perdita di peso ha contribuito a spingere in alto questa tendenza. Come spiega la nutrizionista Lisa Young, docente alla New York University, questi medicinali riducono sia l’appetito che la massa muscolare, portando molti pazienti a concentrarsi su cibi altamente proteici per preservare i tessuti.
Tuttavia, Young avverte che la maggior parte delle persone ha bisogno solo di una quantità moderata di proteine: circa 0,8 grammi per chilo di peso corporeo al giorno, o fino a 1,5 grammi per chi assume questi prodotti farmaceutici o pratica allenamenti intensi. L’eccesso può portare anche a un maggiore consumo di alimenti ultra-processati, con conseguenze per l’intestino e la salute generale.
Dopo il successo di Good American, brand di abbigliamento inclusivo nato con l’intento di valorizzare ogni tipo di corpo, e le collaborazioni nel settore beauty e fitness, la linea proteica segna un nuovo tassello nella costruzione di un vero e proprio lifestyle firmato Khloé