Lunedì, l’amministrazione Trump ha intensificato il proprio scontro con gli stati e le città a guida democratica in materia di controllo dell’immigrazione, con il presidente che ha firmato degli ordini esecutivi che “scateneranno le forze dell’ordine americane per perseguire i criminali ” e ordineranno alle agenzie federali di pubblicare un elenco di “città santuario” che non collaborano con i funzionari.
“Questo presidente sta semplicemente cercando di far rispettare le leggi sull’immigrazione del nostro Paese e si trova ad affrontare un ostacolo dopo l’altro”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, “Continueremo ad andare avanti con questa campagna di deportazioni di massa”.
Come si legge nel nuovo ordine esecutivo, dunque, i funzionari locali e statali che ostacolano l’amministrazione commettono “un’insurrezione illegale contro la supremazia della legge federale e l’obbligo del governo federale di difendere la sovranità territoriale degli Stati Uniti”.
Le città santuario così come gli stati che entreranno a far parte della “black list” dell’amministrazione Trump potrebbero subire la revoca dei finanziamenti federali, nonché azioni legali penali e civili se continueranno a opporsi al programma del governo federale in materia di immigrazione.
“È molto semplice”, ha detto Leavitt durante il briefing con lo zar delle frontiere Tom Homan, “bisogna obbedire alla legge, rispettare la legge e non ostacolare i funzionari federali dell’immigrazione e le forze dell’ordine quando stanno semplicemente cercando di rimuovere le minacce alla sicurezza pubblica dalle comunità della nostra nazione”.
La portavoce ha spiegato che il presidente ha firmato più di 140 ordini esecutivi in tre mesi, un numero che “si avvicina al numero totale degli EO dell’amministrazione Biden nel corso dei quattro anni del suo mandato”. Tuttavia, l’attuale governo federale sta già incontrando ostacoli legali nel suo tentativo di penalizzare le città santuario.
La scorsa settimana, un giudice federale della California ha impedito all’amministrazione di negare o condizionare l’uso di fondi federali a San Francisco e ad altre dodici municipalità che limitano la cooperazione con le autorità federali in materia di immigrazione.
“Siamo fermamente impegnati a fare causa al presidente ogni volta che violerà la legge”, ha affermato il procuratore generale della California, Rob Bonta. Dopo la pubblicazione degli ordini esecutivi, quest’ultimo ha dichiarato che intende esaminarli e intraprendere, se necessario, nuove azioni legali.