L’importanza della Nato per l’Europa e le difficili trattative di pace tra Russia e Ucraina sono state al centro dell’agenda diplomatica a Washington, dove nello stesso giorno sono arrivati il segretario generale della Nato – ricevuto al Pentagono e al Dipartimento di Stato – e il primo ministro norvegese Jonas Gahr Støre, accolto dal presidente Donald Trump alla Casa Bianca. Poco dopo, anche il premier olandese Mark Rutte è stato ricevuto nello Studio Ovale.
In precedenza, Rutte aveva discusso del conflitto russo-ucraino con il segretario di Stato Marco Rubio, il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz.
Mercoledì, il presidente Trump ha dichiarato che un’intesa con la Russia “è a portata di mano”, pur precisando che trattare con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è “più difficile” rispetto al negoziare con Vladimir Putin. Trump ha invitato Kiev a rinunciare alla Crimea e ad abbandonare ogni ambizione di adesione alla Nato.
Il conflitto è stato al centro dei colloqui anche con il segretario generale dell’Alleanza e con Støre. Nell’Ufficio Ovale, Trump era affiancato dal segretario al Tesoro Scott Bessent, dal segretario di Stato Rubio, dal segretario alla Difesa Hegseth e dal consigliere Waltz. Insieme al primo ministro norvegese era presente anche l’ex segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, a cui Trump ha ribadito l’importanza strategica dell’Alleanza per l’Europa.
Durante l’incontro, Trump ha sottolineato che “sia la Russia che l’Ucraina vogliono la pace, ma serve portarli a un tavolo”. Ha detto di ritenere che entrambe le parti siano stanche dei combattimenti e ha insistito sull’urgenza di un accordo. Støre ha elogiato gli sforzi diplomatici di Trump: “Serve un cessate il fuoco per salvare vite e rendere l’Europa più sicura. Stiamo lavorando insieme per questo”. Il premier norvegese ha poi ribadito che “l’impegno degli Stati Uniti è fondamentale per porre fine alla guerra”.
Nel colloquio con Trump, anche il segretario generale della Nato ha parlato di incontri “costruttivi” e ha elogiato “l’impegno degli Stati Uniti sotto la guida del presidente per sbloccare la situazione”. Secondo lui, “l’Ucraina sta facendo la sua parte, ora tocca alla Russia”.
In vista degli incontri, la Nato ha pubblicato il rapporto annuale. I dati mostrano che nel 2024 gli alleati europei e il Canada hanno aumentato del 19,4% la spesa per la difesa rispetto all’anno precedente. Tuttavia, nove Paesi membri – tra cui l’Italia – non hanno raggiunto il target del 2% del PIL in spese militari: Italia (1,5%), Belgio (1,29%), Canada (1,45%), Croazia (1,86%), Lussemburgo (1,3%), Montenegro (1,71%), Portogallo (1,46%), Slovenia (1,37%) e Spagna (1,24%).
Nel complesso, la spesa militare totale dei 32 membri ha raggiunto il 2,61% del PIL, in aumento rispetto al 2,44% del 2023. Per la prima volta, l’insieme degli alleati europei e il Canada ha raggiunto la soglia del 2%, rispetto all’1,74% dell’anno precedente.
“Negli ultimi anni – ha dichiarato Rutte – gli alleati europei e il Canada hanno stanziato oltre 700 miliardi di dollari in più per la difesa. Ma nel 2025 serve un’accelerazione drastica: dobbiamo compiere un salto di qualità”.
Nel 2024, gli Stati Uniti hanno rappresentato circa il 64% della spesa per la difesa dell’Alleanza, mentre gli altri membri, europei e canadesi, il restante 36%.
Trump ha rilanciato: secondo il presidente, i membri della Nato dovrebbero portare la spesa militare al 5% del PIL, una soglia che oggi nessun Paese dell’Alleanza, nemmeno gli Stati Uniti, raggiunge.