In una delle vertenze legali più significative legate all’epidemia di stupefacenti negli Stati Uniti, Walgreens Boots Alliance ha accettato di versare 300 milioni di dollari per mettere fine a un procedimento federale che la accusava di aver compilato milioni di prescrizioni illegittime per sostanze controllate, inclusi oppioidi in dosi e combinazioni pericolose.
Secondo quanto sostenuto dal Dipartimento di Giustizia e da altre agenzie, per oltre un decennio i dipendenti della seconda catena farmaceutica più grande degli USA avrebbero continuato a erogare indicazioni terapeutiche anche davanti a evidenti segnali di irregolarità, ignorando le norme stabilite dal Controlled Substances Act. A rendere più grave la condotta, le pressioni aziendali sui lavoratori affinché evadessero le richieste con rapidità, spesso a discapito dei protocolli di sicurezza e controllo.
Il vice procuratore generale Brian M. Boynton, presume che queste pratiche possano aver consentito “la distribuzione illegale di milioni di pillole”, alimentando la crisi sanitaria legata alle droghe. Il governo ha inoltre rilevato che nelle ricette figuravano combinazioni note come “trinità” oppioidi, benzodiazepine e miorilassanti notoriamente rischiose e soggette ad abuso.
L’accusa formale depositata il 16 gennaio, sosteneva che Walgreens aveva anche richiesto rimborsi per tali prodotti a Medicare e ad altri programmi federali, violando così anche il False Claims Act, la normativa che cerca di combattere le frodi ai danni dello Stato.
Nonostante l’entità dell’accordo, il colosso non ha mai ammesso alcuna responsabilità. Un portavoce ha sottolineato via e-mail a CBS MoneyWatch che l’azienda “non concorda con l’interpretazione giuridica dello Stato”, e ha ribadito che i loro farmacisti “sono professionisti impegnati per la sicurezza dei pazienti” e che continueranno a promuovere un uso consapevole degli oppioidi.
La chiusura dell’accordo evita alla multinazionale americana, nata nel 2014 dalla fusione tra la statunitense Walgreens e la britannico-svizzera Alliance Boots, una potenziale esposizione finanziaria devastante: la multa per ogni prescrizione illegale avrebbe potuto raggiungere gli 80.850 dollari, moltiplicata per milioni di infrazioni.
L’intesa arriva in un momento cruciale per l’azienda: nel marzo 2025 Walgreens ha annunciato di aver raggiunto un accordo da 10 miliardi di dollari con il fondo Sycamore Partners per la sua acquisizione e il delisting da Wall Street. Un’operazione tra le più rilevanti nel panorama del private equity americano recente.
Resta però allarmante il dato riportato dai Centers for Disease Control and Prevention CDC, l’agenzia sanitaria americana per la protezione della salute pubblica, oltre 700.000 morti per overdose da oppioidi negli Stati Uniti dal 1999. Un’emergenza sanitaria nazionale che continua a colpire il sistema, alimentata da responsabilità politiche, sollecitazioni dell’industria farmaceutica e un tessuto sociale sempre più fragile.