Lunedì, le azioni di Tesla sono scese di quasi il 6%, con il titolo in calo del 44% su base annua. La guerra commerciale di Trump sta alimentando vendite su larga scala e timori di un rallentamento economico globale. I suoi dazi del 25% sulle importazioni dall’estero per il settore automobilistico stanno mettendo in difficoltà case le società come Tesla, capitanata da Elon Musk, per mesi braccio destro del presidente americano ed attuale leader del Dipartimento per l’efficienza governativa.
Secondo le stime di Bloomberg, Tesla dovrebbe registrare un fatturato del primo trimestre di 21,57 miliardi di dollari, leggermente superiore ai 21,3 miliardi di dollari dello scorso anno. Tuttavia, a preoccupare principalmente la casa automobilistica è la domanda.
All’inizio di aprile, l’azienda ha registrato consegne per i primi 3 mesi del 2025 pari a 336.681 unità, un numero inferiore rispetto alle 390.342 stimate. Si tratta del peggior trimestre dal 2022. Nel frattempo, aziende rivali hanno incrementato le loro vendite. Secondo gli addetti ai lavori, i numeri di Tesla sono diminuiti vertiginosamente non solo per la vicenda dazi, ma anche per il sostegno politico, ed economico, di Elon Musk al presidente Trump, che ha generato polemiche e proteste non solo negli States, ma in diverse aree del mondo.
Domenica, l’analista di Wedbush Dan Ives ha definito la situazione di Tesla un “Codice Rosso”, suggerendo all’uomo più ricco al mondo di lasciare il DOGE per concentrarsi sugli affari dell’azienda. Ives ha inoltre aggiunto: “Chiunque pensi che il danno al marchio causato da Musk non sia reale, si prenda del tempo per parlare con gli acquirenti di auto negli Stati Uniti, in Europa e in Asia. Dopo quelle discussioni, cambierà idea”.
Gli investitori, da canto loro, sono anche ansiosi di saperne di più sullo sviluppo di un veicolo elettrico più economico che l’azienda sta pubblicizzando da oltre un anno. Tesla ha promesso di lanciare una vettura a basso costo nella prima metà del 2025, insieme ad altri nuovi veicoli che, secondo i vertici societari, le consentiranno di tornare a un tasso di crescita del 50% rispetto al 2023.
Per quanto riguarda Musk, infine, attualmente impiegato come funzionario speciale federale, dovrebbe lasciare il governo entro fine maggio, una volta terminati i 130 giorni consentiti dalla legge per gli incarichi temporanei.