La Casa Bianca sembra essere intenzionata a lanciare alcune iniziative con le quali spera di incentivare gli statunitensi a sposarsi e, soprattutto, ad avere figli. L’obiettivo finale del governo Trump è quello di invertire gli attuali tassi di natalità promuovendo al contempo i valori familiari conservatori.
Tra le varie proposte prese in considerazione, vi sarebbe quella di riservare il 30% delle borse di studio del programma Fulbright agli aspiranti sposi o con figli, o quella di premiare ogni neomamma con un bonus post parto da 5.000 dollari. Un terzo programma chiede invece al governo di finanziare programmi di educazione al ciclo mestruale, per capire meglio quando si è in fase di ovulazione e si è in grado di concepire un bambino.
Queste idee emergono da un movimento preoccupato per il calo delle nascite e che ora ha finalmente trovato alleati nell’amministrazione statunitense, tra cui il vicepresidente J.D. Vance ed Elon Musk. I sostenitori di tali iniziative hanno espresso fiducia nel fatto che queste ultime diventeranno un punto importante dell’agenda governativa, e che lo stesso presidente Trump ha invocato l’importanza di un futuro “baby boom”.
“Penso semplicemente che questa amministrazione sia intrinsecamente pronatalista”, ha affermato l’attivista Simone Collins, che ha proposto alla Casa Bianca di assegnare una “Medaglia nazionale della maternità” alle madri aventi sei o più figli. Le discussioni sulle politiche familiari suggeriscono che Trump stia elaborando in sordina un piano ambizioso per promuovere nuovi progetti, pur concentrando gran parte della sua attenzione su priorità di più alto profilo, come tagli federali, dazi globali ed espulsioni di massa.
Le misure attualmente contemplate da Trump ricordano la campagna promossa da Benito Mussolini per sostenere il tasso di natalità in Italia negli anni ’30. Durante questo periodo, le madri furono incentivate ad avere più figli attraverso diverse politiche e premi. Tra queste, esenzioni fiscali, promozioni accelerate per gli uomini sposati con famiglie numerose e una Medaglia della Madre per le donne che avevano partorito cinque o più figli.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato in una nota che Trump “sta orgogliosamente implementando politiche volte a migliorare le condizioni delle famiglie americane”. “Il Presidente-ha aggiunto- vuole che questo sia un Paese in cui tutti i bambini possano crescere in sicurezza e realizzare il sogno americano”. Lo scorso mese, lo stesso leader MAGA ha affermato di voler diventare “il presidente della fecondazione”.
La coalizione di persone che vogliono vedere nascere più bambini è ampia e diversificata. Queste persone, fortemente preoccupate per il tasso di natalità degli Stati Uniti, in calo dal 2007, temono che l’economia del Paese possa crollare qualora tale trend non dovesse essere invertito. Molti conservatori cristiani, inoltre, vedono il calo delle nascite e dei matrimoni come una crisi culturale causata da forze politiche e mediatiche che, a loro dire, sminuiscono la famiglia tradizionale. Tuttavia, il calo delle nascite non riguarda solo gli Stati Uniti, ma è un fenomeno globale. La Corea del Sud è in testa a questa particolare classifica, con 0,8 figli per donna, seguita da Giappone, con circa 1,3 figli per donna, Italia, con circa 1,2, Germania e Cina, con un tasso analogo. Tutti questi dati sono ben al di sotto del livello di sostituzione di 2,1.
In realtà, come riferito dal New York Times, alcuni leader dell’amministrazione federale hanno già iniziato a promulgare politiche a sostegno delle famiglie numerose. In particolare, il Segretario ai Trasporti, Sean Duffy, padre di nove figli, ha pubblicato un promemoria all’inizio di quest’anno, impegnandosi a dare priorità ai finanziamenti per i trasporti nelle aree con tassi di natalità superiori alla media.
Si prevede che i prossimi sviluppi su tali temi arriveranno direttamente dalla Casa Bianca. I collaboratori di Trump stanno preparando un rapporto, la cui pubblicazione è prevista entro metà maggio, che raccomanda soluzioni per rendere la fecondazione in vitro più facilmente accessibile ed economica.