Con un sorriso che ha conquistato il mondo e la sua tonaca bianca divenuta emblema di prossimità e dialogo, Papa Francesco si spegne nel lunedì dell’Angelo, come a voler concludere fino in fondo la missione di una vita. Il mondo lo saluta con dolore e gratitudine, stringendosi intorno agli insegnamenti umani che lascia.
Le prime reazioni alla sua morte, sono giunte da ogni angolo del pianeta. Tra le prime, quelle del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha parlato di “un grave vuoto”, di “dolore e commozione” non solo in Italia, ma in tutto il pianeta: “La sua voce ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà, alla pace tra i popoli. Ora spetta a noi custodire questa responsabilità”.
Profondo anche il cordoglio della premier Giorgia Meloni, che ha voluto ricordare il rapporto personale con il Pontefice: “Ci lascia un grande uomo e un grande pastore. Era un Papa con cui si poteva parlare come con il proprio parroco, semplice, umano, dotato di forza e di un umorismo raro. Ci mancherà”.
Dal cuore dell’Europa, parole di riconoscenza sono arrivate anche dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen: “Ha ispirato milioni di persone con la sua umiltà e il suo amore così puro per i meno fortunati. La sua eredità continuerà a guidarci verso un mondo più giusto e compassionevole”.
Sulla stessa linea la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, che lo ha definito “il Papa del popolo” e ha sottolineato il suo impegno per “l’uguaglianza, la giustizia sociale e la pace”.
Forte e affettuoso anche il messaggio del presidente francese Emmanuel Macron, che ha ricordato l’impegno di Bergoglio nel portare “gioia e speranza ai più poveri”, mentre la presidente svizzera Karin Keller-Sutter ha celebrato il suo “grande senso di umanità” e la capacità di oltrepassare i confini religiosi.
Il mondo ebraico ha reso omaggio attraverso le parole del Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni: “Il suo pontificato ha segnato un nuovo capitolo nel dialogo tra ebraismo e cattolicesimo, sempre rispettoso e autentico. Ricordo le numerose occasioni in cui l’ho incontrato, segnate sempre da simpatia, attenzione e confidenza”. E da Israele, il presidente Isaac Herzog ha definito Francesco “un uomo di immensa fede e misericordia” e ha sottolineato le sue preghiere per la pace in Medio Oriente.
Pure il presidente russo Vladimir Vladimirovič Putin ha espresso le sue condoglianze definendo il Sommo Pontefice “una persona straordinaria”.
“Ho appena appreso della morte del Santo Padre. Il mio pensiero va ai milioni di cristiani in tutto il mondo che lo hanno amato. Sono stato felice di averlo appena incontrato, nonostante fosse molto malato. Ma io lo ricorderò sempre per le sue omelie nei primi giorni del Covid, è stato veramente meraviglioso”. Il tributo di JD Vance Vicepresidente degli Stati Uniti.
Infine, i principali media internazionali lo salutano come il “Papa riformatore”, il “rivoluzionario venuto da lontano”. Fino all’ultimo, Francesco non ha mai smesso di stupire: a Pasqua, nonostante le sue condizioni, era apparso a sorpresa in Piazza San Pietro per benedire i fedeli con la sua consueta umiltà.