Luigi Mangione è stato formalmente incriminato con quattro capi d’accusa da un gran giurì federale di New York per l’omicidio dell’amministratore delegato di UnitedHealthcare, Brian Thompson, commesso a New York lo scorso dicembre. Rischia la pena di morte dopo che gli inquirenti federali hanno motivato l’omicidio come “un atto di violenza politica”.
L’omicidio nello Stato di New York è un crimine statale che nel caso di Giovanni Mangione si è trasformato in crimine federale perchè è stata aggiunta, appunto, l’aggravante della violenza politica. È poi fuggito in Pennsylvania, quindi ha attraversato di confini statali “con l’intento di commettere il crimine” e sulla sua pistola ha utilizzato un silenziatore, dispositivo soggetto a regolamentazione federale. L’incriminazione, comunque, è stata fatta parallelamente anche a livello statale, ma quasi sicuramente sarà la magistratura federale a condurre il processo.
Gli avvocati di Mangione hanno sostenuto che l’intervento del Ministro della Giustizia Pam Bondi, che ordinava ai pubblici ministeri di chiedere la pena di morte, fosse una “trovata politica” che ha corrotto il gran giurì e lo ha privato del suo diritto costituzionale di avere un giusto processo.
Mangione è un ventiseienne laureato in un’università dell’Ivy League, la University of Pennsylvania, con un bachelor degree in ingegneria computeristica e un master in computer science. Proviene da un’importante famiglia del settore immobiliare del Maryland, è accusato di omicidio a livello federale e statale, dopo che le autorità hanno dichiarato che ha ucciso a colpi d’arma da fuoco Thompson, 50 anni, fuori da un hotel di Manhattan il 4 dicembre, mentre il dirigente si recava alla conferenza annuale degli investitori di UnitedHealthcare.
Un video di sorveglianza presentato al gran giurì federale mostra un uomo armato e mascherato che spara tre colpi di pistola a Thompson colpendolo alle spalle. La polizia ha trovato incise sui bossoli dei proiettili le parole “ritardare”, “negare” e “deporre”, un “credo” comunemente usato dalle società di assicurazione per ritardare il più possibile i pagamenti.
La caccia al killer dopo l’omicidio avvenuto nel centro di Manhattan è durata 5 giorni. Mangione è stato arrestato il 9 dicembre ad Altoona, in Pennsylvania.
La polizia ha dichiarato che Mangione quando è stato arrestato in un fast food aveva nella giacca una “ghost gun”, una pistola che aveva assemblato acquistando tutte le componenti online, dello stesso calibro di quella usata per uccidere Thompso,n e un taccuino in cui esprimeva il suo pensiero carico di ostilità nei confronti delle società private di assicurazione medica e dei loro dirigenti.
UnitedHealthcare, la più grande compagnia privata di assicurazioni mediche negli Stati Uniti, ha affermato che Mangione non aveva una polizza con loro.
Dopo l’uccisione di Brian Thompson alcune compagnie assicurative hanno cancellato dai loro siti web le foto dei dirigenti e hanno cominciato a tenere le riunioni degli azionisti online.
Ma l’omicidio di Thompson ha avuto anche molti che si sono schierati in difesa di Mangione, che lo vedono come un Robin Hood contro gli abusi delle società assicurative. Tanto che in una raccolta fondi online ha racimolato 900 mila dollari in donazioni pubbliche per pagare i suoi avvocati.