Giovedì, il governo Trump ha promosso una nuova direttiva che imporrà il controllo dei social media per tutti i richiedenti visto che sono stati a Gaza dal 1° gennaio 2007 in poi, anche per motivi ufficiali, diplomatici ed umanitari.
L’ordine, firmato dal Segretario di Stato Marco Rubio, è solo l’ultimo tentativo dell’amministrazione federale di sorvegliare il più possibile gli stranieri che arrivano negli USA.
“Se l’esame dei risultati dei social media porta alla luce informazioni potenzialmente negative relative a questioni di sicurezza, è necessario presentare un SAO”, si legge nel documento, che fa riferimento a un’indagine interagenzia per determinare se un richiedente visto rappresenti un rischio per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti. Il provvedimento è stato inviato a tutte le sedi diplomatiche e consolari americane.
La mossa arriva mentre l’amministrazione Trump ha revocato centinaia di visti in tutto il Paese, nonché lo status di alcuni residenti permanenti legali, in base a una legge del 1952 che consente l’espulsione di qualsiasi immigrato la cui presenza nel Paese viene ritiene dannosa per la politica estera americana dal Segretario di Stato.
“L’Amministrazione Trump si concentra sulla protezione della nostra nazione e dei nostri cittadini, sostenendo i più alti standard di sicurezza nazionale e pubblica attraverso il nostro processo di rilascio dei visti”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento dopo la promozione della nuova direttiva, “I controlli di sicurezza vengono effettuati dal momento di ogni richiesta e successivamente durante il periodo di validità di ogni visto rilasciato, per garantire che ogni individuo rimanga idoneo a viaggiare negli Stati Uniti”.
I funzionari del governo hanno inoltre dichiarato che i titolari di visti per studenti possono essere soggetti a deportazione per il loro sostegno alla causa palestinese e per le critiche ad Israele nella guerra di Gaza, definendo le loro azioni come una minaccia agli interessi di politica estera degli USA.
Nelle ultime settimane, si sono già verificati casi in cui l’amministrazione ha revocato il visto a universitari che si erano schierati contro la guerra in Medio Oriente.
Il mese scorso, le immagini di agenti mascherati che prendevano in custodia una studentessa turca della Tufts University, Rumeysa Ozturk, hanno fatto il giro del mondo.
Per l’occasione, lo stesso Rubio affermò: “Ogni volta che trovo uno di questi pazzi, gli tolgo il visto”.