Una sparatoria verificatasi giovedì all’interno del campus della Florida State University ha provocato almeno due morti e altri cinque feriti, secondo quanto riferito da fonti vicine alle indagini. Le forze dell’ordine hanno fermato un sospettato, ora sotto custodia.
L’allarme è scattato a metà giornata, nei pressi dello Student Union, con un messaggio diffuso dal sistema di sicurezza dell’università che segnalava la presenza di un tiratore attivo.
Cinque persone sono state trasportate d’urgenza al Tallahassee Memorial HealthCare in condizioni gravi, ha riferito un portavoce della struttura sanitaria.
Il sospettato – identificato come Pheonix Ikner, 20 anni, studente della FSU – è stato anch’egli ricoverato in ospedale dopo essere stato colpito dalla polizia. Ikner è il figlio di un agente dello sceriffo della Contea di Leon, e avrebbe avuto accesso a una delle armi personali della madre, che era una delle armi trovate sulla scena del crimine.
All’interno del campus si sono vissuti momenti di panico: alcuni studenti, insieme a genitori in visita, si sono rifugiati in una sala da bowling, altri si sono nascosti in un montacarichi del centro studenti dopo aver udito gli spari. Centinaia di persone hanno abbandonato la zona, molte in lacrime, con gli occhi incollati ai telefoni in cerca di notizie.
Il campus è stato immediatamente circondato da pattuglie della polizia, vigili del fuoco e ambulanze. La procuratrice generale della Florida, Pam Bondi, ha fatto sapere sui social che il Dipartimento di Giustizia è in contatto con agenti dell’FBI presenti sul posto.
Anche il presidente Donald Trump ha commentato l’episodio dalla Casa Bianca: “È una cosa orribile. È terribile che simili tragedie continuino a verificarsi”, ha dichiarato.
Le autorità universitarie hanno ordinato a studenti e personale di barricarsi e attendere istruzioni. Tutte le lezioni e gli eventi in programma per giovedì sono stati annullati, così come ogni attività sportiva fino a domenica. “Chiudete le porte e allontanatevi dalle finestre. Siate pronti a prendere ulteriori misure di protezione”, recitava l’allerta.
Poco dopo le 15, il lockdown è stato revocato. Resta interdetta la zona dello Student Union, ancora sotto sequestro. Il resto del campus è stato riaperto alla circolazione.
Fondata nel 1851, la Florida State University conta oltre 44.000 iscritti e ha sede a pochi minuti dal Campidoglio della Florida, nel cuore collinare di Tallahassee.
Non è la prima volta che il campus viene colpito da una sparatoria. Nel 2014, un uomo armato aprì il fuoco all’ingresso della Strozier Library, ferendo tre persone. Il responsabile, Myron May, ex studente dell’ateneo e avvocato, fu ucciso dagli agenti intervenuti. Uno degli studenti, Farhan “Ronny” Ahmed, rimase paralizzato.