Continua imperterrito lo scontro a distanza tra l’amministrazione Trump ed i vertici della Harvard University. Secondo alcune fonti, il governo federale ha chiesto all’Internal Revenue Service di revocare lo status di esenzione fiscale di cui gode l’ateneo: una mossa che diversi analisti hanno visto come una vera e propria vendetta politica.
Nei giorni scorsi, la prestigiosa università statunitense si era rifiutata di accettare una serie di riforme volute dall’amministrazione, riguardanti la leadership della scuola e le politiche di ammissione e di assunzione. Dopo il “No” da parte del college dell’Ivy League, il governo ha deciso di congelare 2,2 miliardi di fondi federali destinati all’ateneo.
Ora, la richiesta di Trump e soci all’IRS segna l’inizio di un nuovo capitolo nello scontro tra le due parti. Generalmente, possono usufruire dell’esenzione fiscale organizzazioni benefiche, religiose ed educative, nonché gruppi di assistenza sociale, che però non possono impegnarsi in determinate attività politiche. Secondo gli esperti, Harvard non avrebbe violato nessuna delle norme previste.
L’autorità di indagare spetta esclusivamente all’IRS, e al presidente è vietato richiedere direttamente o indirettamente che l’agenzia eserciti tale potere nei confronti dei contribuenti. Secondo quanto riferito dalle fonti, il consulente capo dell’IRS, Andrew De Mello, ha ricevuto mercoledì tale richiesta dai funzionari del Dipartimento del Tesoro.
Una volta appresa la notizia, il portavoce di Harvard, Jason Newton, ha dichiarato che non esiste “alcuna base legale” per revocare lo status di esenzione fiscale dell’università. “Ogni dollaro in più può essere destinato alle borse di studio per gli studenti, alla ricerca medica ed a quella tecnologica, che stimolano la crescita economica”, ha aggiunto.
All’inizio di questo mese, l’amministrazione Trump ha chiesto un ampio controllo delle attività di Harvard in seguito alle lamentele sulle politiche di “diversità, equità e inclusione” nelle assunzioni, nelle ammissioni e nei programmi di studio, ed a causa dell’attivismo studentesco in merito alla guerra tra Israele ed Hamas.
Dopo il congelamento dei fondi destinati all’ateneo, Trump ha inasprito il conflitto a distanza con una serie di post rilasciati sul suo profilo Truth, nei quali ha affermato che l’università sostiene il terrorismo. “Forse Harvard dovrebbe perdere i suoi privilegi in materia di esenzione fiscale”, ha aggiunto il leader MAGA. “Vedremo cosa ci dirà l’IRS riguardo ad Harvard”, ha invece detto Linda McMahon, segretaria del Dipartimento dell’Istruzione, aggiungendo che l’agenzia indagherà anche sull’attuale status di altri college.
Nel frattempo, gli attacchi contro l’ateneo dell’Ivy League continuano ad arrivare da più fronti. Mercoledì, la segretaria del Dipartimento per la Sicurezza nazionale, Kristi Noem, ha affermato che se i vertici del college rifiuteranno di consegnare i dossier sulle “attività illegali e violente” degli studenti internazionali, ad Harvard non sarò più permesso di accogliere nuovi alunni provenienti dall’estero. Ad oggi, questi ultimi rappresentano il 27,2% degli iscritti.