“È il momento di cambiare rotta”. In un intervento appassionato, durante il Forum Internazionale del Turismo Italiano a Firenze, la Ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha lanciato un monito preciso. Ha sottolineato che il futuro del settore non può più essere misurato solo in numeri, ma deve concentrarsi sulla qualità, puntando su esperienze autentiche che valorizzino davvero il patrimonio del nostro paese.
La Ministra ha insistito su un dato significativo: mentre il turismo cresce a livello globale, con l’Italia che ha raggiunto nel 2024 i 458 milioni di visitatori, il trend non può basarsi solo sul numero di arrivi. La vera sfida, a suo avviso, è quella di offrire esperienze turistiche di alta qualità che possano davvero beneficiare del nostro patrimonio e che possano generare sviluppo sostenibile. Non si tratta di puntare sul lusso, ma di elevare la qualità dei servizi in ogni ambito, da quelli più economici a quelli di fascia alta.
La Toscana si conferma una delle regioni più amate dai viaggiatori. Con 8 siti Unesco e un immenso patrimonio culturale ed enogastronomico, la regione ha registrato una crescita, con circa 12 milioni di presenze nei primi cinque mesi del 2024, un aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente.
Un altro tema cruciale, sollevato durante l’incontro organizzato dal Sole 24 Ore, è stato il cosiddetto “turismo diffuso”. La Terra di Dante, da sempre leader in questo campo, ha fatto dei piccoli borghi e delle zone meno conosciute un punto di forza, puntando sulle aree interne. “L’aumento maggiore dei flussi turistici lo abbiamo proprio nelle aree interne”, ha dichiarato Santanché, rimarcando l’importanza di promuovere il turismo anche nei piccoli comuni che non dispongono delle risorse finanziarie per farlo. “Per queste aree”, ha aggiunto, “sono stati destinati fondi, con l’obiettivo di valorizzare l’autenticità e la bellezza di luoghi che rischiano di essere trascurati”.
Non solo paesaggio e cultura, ma anche eventi e congressi cruciali per lo sviluppo del comparto. La Ministra ha evidenziato il successo del turismo congressuale, con l’Italia che è la seconda destinazione al mondo dopo gli Stati Uniti. Avvenimenti come gli Internazionali di Tennis di Roma e le imminenti Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 sono, infatti, essenziali per la destagionalizzazione dei soggiorni e per far conoscere l’offerta a un pubblico più vasto.
A margine del congresso, non sono mancati toni di critica verso i fenomeni di “overtourism”, un gruppo di cittadini ha manifestato contro la trasformazione di edifici storici in appartamenti di lusso, simbolo di una Firenze che rischia di perdere la sua autenticità. L’azione di protesta ha rappresentato un invito a riflettere sull’equilibrio tra sviluppo e conservazione dell’identità locale. Fondamentale, secondo i manifestanti, che il turismo non diventi un fattore di spersonalizzazione e alienazione delle comunità.