Il fondatore e presidente del colosso Mediterranean Shipping Company, Gianluigi Aponte, sta emergendo come principale investitore nel consorzio che vuole comprare i 43 porti di CK Hutchison, di proprietà di Li Ka-shing, imprenditore miliardario di Hong Kong. L’accordo dal valore di 23 miliardi di dollari è in ballo da marzo, ma il governo cinese avrebbe bloccato le trattative per il ruolo cruciale del Canale di Panama con gli Stati Uniti.
La famiglia Aponte, che partecipa alle trattative attraverso Terminal Investment Ltd, con sede a Ginevra e nota come Til, diventerebbe la nuova proprietaria di 41 porti e lascerebbe all’americana BlackRock e al suo braccio operativo Global Infrastructure Partners (Gip) il controllo – al 51% – dei restanti due terminal sul Canale di Panama.
Pur trattandosi solo del 4% dell’intera operazione, il governo cinese sta facendo pressioni su Ka-shing per evitare di lasciare proprio quei due porti agli americani e avvicinarli così al presidente Donald Trump, soprattutto in questo momento cruciale nella guerra commerciale dei dazi.
Dal giorno dell’insediamento, il capo della Casa Bianca ha più volte minacciato di volersi riprendere il Canale anche con la forza perché, secondo il leader statunitense, sarebbe controllato da Pechino. Qualche giorno fa, il segretario alla Difesa Pete Hegseth ha rivelato durante una riunione di Gabinetto che gli Stati Uniti avevano “spostato molte truppe a Panama e occupato alcune aree”.
Secondo le indiscrezioni riportate da Bloomberg, all’interno dell’accordo proposto, gli acquirenti si impegnerebbero a non modificare le regole operative in vigore attualmente. Non è detta l’ultima parola, però, perché mancano la due diligence, i controlli fiscali, l’approvazione delle autorità di regolamentazione e il via libera dalla Cina.