Pochi giorni prima che agenti mascherati dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE) arrestassero la studentessa della Tufts University Rumeysa Öztürk per deportarla, il Dipartimento di Stato aveva già stabilito che non c’erano prove che la giovane fosse coinvolta in attività antisemite o avesse sostenuto un’organizzazione terroristica. Un memo del Dipartimento di Stato, datato in marzo e descritto al Washington Post, concludeva infatti che non c’erano motivi sufficienti per revocare il visto di Öztürk, come aveva chiesto l’amministrazione Trump.
Le autorità statunitensi hanno accusato Öztürk di attività a sostegno di Hamas, un gruppo designato come terrorista dagli Stati Uniti, ma non sono stati presentati elementi concreti a sostegno di tali accuse. In risposta, il governo turco ha avviato azioni diplomatiche per ottenere il suo rilascio, con il console generale di Houston che ha visitato il centro di detenzione e ha fornito assistenza legale e consolare.
Il 25 marzo 2025, Rumeysa Öztürk, dottoranda turca in studi sull’infanzia e lo sviluppo umano presso la Tufts University nel Massachusetts, è stata arrestata da agenti del Department of Homeland Security mentre si recava a un iftar, la cena serale del mese di Ramadan. Secondo il suo legale, Mahsa Khanbabai, le autorità federali hanno revocato il suo visto F-1 per studenti internazionali senza preavviso, e l’hanno trasferita in un centro di detenzione a Basile, Louisiana, nonostante un’ordinanza del tribunale che vietava trasferimenti fuori dallo stato senza un preavviso di 48 ore.
Il documento descritto al Washington Post rende evidente che la revoca del visto di Öztürk rientra in un’ampia campagna dell’amministrazione Trump contro gli studenti e studiosi internazionali, che ha visto centinaia di casi simili. Le autorità hanno accusato Öztürk di aver supportato Hamas, designata come organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, ma finora non sono state presentate prove concrete a sostegno di tali affermazioni. La studentessa,è ora al centro di un contenzioso legale che solleva preoccupazioni sulla libertà accademica e la repressione delle opinioni politiche negli Stati Uniti.
Il caso ha suscitato preoccupazioni tra accademici e attivisti per i diritti civili, che vedono nell’arresto un tentativo di reprimere le opinioni politiche espresse da studenti internazionali. Öztürk aveva recentemente co-firmato un articolo sul Tufts Daily in cui denunciava le disuguaglianze e le ingiustizie sociali, suscitando l’attenzione dei media e delle istituzioni.
Attualmente, un giudice federale sta esaminando la possibilità di rilasciare Öztürk su cauzione, mentre le autorità legali contestano la giurisdizione del tribunale del Vermont, dove è detenuta, sostenendo che il caso dovrebbe essere trattato in Louisiana. Oggi 14 aprile 2025 è prevista una nuova udienza per decidere sul suo rilascio.