I dazi annunciati e poi momentaneamente sospesi per 90 giorni da Donald Trump continuano a tenere sul chi va là i politici europei.
Per questo motivo, sabato mattina l’ex premier italiano, ed attuale leader di Italia Viva, Matteo Renzi ha proposto all’UE di fare fronte comune contro le tariffe sulle importazioni imposte dal leader MAGA, e di affidare a Mario Draghi l’arduo compito di trattare con Trump.
“Sono tempi difficili”, ha scritto il Senatore toscano in un post rilasciato sul suo profilo X, “l’Unione Europea deve iniziare a parlare con una voce sola. Serve un inviato speciale per la trattativa con Trump. Un leader autorevole, credibile, forte. Bruxelles deve chiedere a Mario Draghi di trattare con Trump a nome di tutta Europa”.
La proposta di Renzi arriva a soli pochi giorni di distanza dal viaggio dell’attuale premier italiana, Giorgia Meloni, a Washington DC: una decisione, quella della leader di Fratelli d’Italia, che ha fatto storcere il naso a diversi esponenti dell’opposizione, dato il complesso momento storico.
In settimana, poche ore dopo aver annunciato le tariffe, Trump aveva inoltre irriso i paesi stranieri colpiti dai dazi, tra cui quelli europei, dichiarando: “Molte nazioni ci hanno derubati a destra e a manca. Ma ora tocca a noi. Questi Paesi continuano a chiamarmi, mi baciano il c*lo…Muoiono, muoiono dalla voglia di fare un accordo. ‘Per favore, per favore, signore. Farò qualsiasi cosa’”.
Sulle parole di Trump si era espresso lo stesso Renzi, che sempre su X aveva affermato: “Trump dice che alcuni leader degli altri Paesi si mettono in fila per andare da lui a baciargli… una parte del corpo. Questa è la fine che fanno i sovranisti nostrani: promettono di pensare all’Italia e finiscono nell’elenco dei…baciatori”.
Sabato, infine, il Senatore ha deciso di appellarsi direttamente all’UE, affinché consenta a Mario Draghi, ex presidente del Consiglio tra il 2021 ed il 2022 è già presidente della Banca Centrale Europea tra il 2011 ed il 2019, di negoziare con il leader statunitense.