Per la Casa Bianca ogni occasione è buona per litigare con i vicini. Litigi in pubblico con tanto di post messi su Truth Social dal presidente ai quali risponde su X la leader messicana, Claudia Scheinbaum.
Questa volta le ire di Trump colpiscono gli inquilini “del piano di sotto”, quel Messico accusato di esportare la droga, di far passare i clandestini al confine settentrionale e di ostacolare il flusso dell’acqua “ai piani alti”.
“Rubate le risorse idriche al Texas” scrive in un post su Truth Social il capo della Casa Bianca accusando il governo messicano di aver violato un accordo di 81 anni fa sulla condivisione delle risorse idriche. E minaccia di chiudere i rubinetti americani che forniscono l’acqua alla parte settentrionale del Messico.
In base al trattato, in cicli di 5 anni, gli Stati Uniti devono inviare al Messico quasi 2 miliardi di metri cubi d’acqua prelevandoli dal fiume Colorado (non quello del Gran Canyon, ma un altro fiume con lo stesso nome che scorre in Texas vicino Houston) con canali e dighe e, a sua volta, il Messico deve inviare una parte di acqua del Rio Grande (432 milioni di metri cubi) agli Stati Uniti attraverso un sistema di bacini artificiali collegati. Secondo i dati della Commissione Internazionale per i Confini e le Acque, negli ultimi cinque anni, il Messico ha fornito meno del 30% dell’acqua prevista.
Si legge nel post di Trump: “Il mio Segretario all’Agricoltura, Brooke Rollins, sta difendendo gli agricoltori del Texas e continueremo ad aumentare le conseguenze, inclusi DAZI e forse persino SANZIONI, finché il Messico non rispetterà il Trattato e NON DARÀ AL TEXAS L’ACQUA CHE GLI È DOVUTA!”.
In risposta, la presidente messicana Claudia Sheinbaum, che prima di entrare in politica era una ricercatrice ambientalista con un PHD dell’Università di Berkley in ingegneria energetica, ha scritto su X che il Messico ha aderito “nella misura in cui l’acqua è disponibile” a causa di tre anni di siccità.
Sobre el comunicado que recientemente publicó el presidente Trump, informo lo siguiente:
El día de ayer fue enviada al subsecretario del Departamento de Estado de Estados Unidos una propuesta integral para atender el envío de agua a Texas dentro del tratado de 1944, que incluye…
— Claudia Sheinbaum Pardo (@Claudiashein) April 11, 2025
I funzionari messicani affermano che i cambiamenti climatici hanno reso impossibile mantenere le promesse di condivisione dell’acqua. Il trattato lo riconosce e consente al Messico di riportare il suo debito idrico al prossimo ciclo quinquennale.
Il governatore del Texas, Greg Abbott, sostiene che non è questione di siccità, ma l’espansione dell’allevamento di bovini e le nuove piantagioni di alberi di avocado e noci pecan in Messico, vicino al confine, sono le cause principali della riduzione dell’acqua e che quando lo Stato non invia la quantità d’acqua concordata a farne le spese sono gli agricoltori texani che vedono danneggiati i loro raccolti.
Nel 2020, in Messico le tensioni a causa del flusso idrico tra i coltivatori e il governo federale hanno portato a uno scontro tra la Guardia Nazionale messicana e gli agricoltori che avevano occupato la diga di Boquilla nello Stato di Chihuahua, dove un manifestante è rimasto ucciso.
“L’anno scorso l’unica fabbrica di zucchero del Texas ha chiuso perché il Messico ci rubava l’acqua – scrive Trump. – Mi assicurerò che il Messico non violi più il trattato e lo rispetti. Continueranno ad aumentare le conseguenze, includendo dazi e forse anche sanzioni fino a che il Messico onorerà il trattato e darà al Texas l’acqua che gli spetta!”.
Da parte sua, Sheinbaum ha affermato che il suo governo ha rispettato il trattato pur “confrontato dall’eccezionale siccità” e ha menzionato una proposta inviata nei giorni scorsi al Segretario di Stato Marco Rubio per affrontare la questione della fornitura idrica al Texas e trovare una soluzione soddisfacente per entrambi i Paesi. Aggiungendo che la Commissione Internazionale di Confini e delle Acque (Cila), l’organismo binazionale istituito dal trattato, ha continuato a lavorare per “identificare i problemi e trovare soluzioni favorevoli per entrambi i Paesi”.
La presidente messicana ha annunciato infine di aver istruito i ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura affinché prendano accordi con le autorità statunitensi per evitare “una escalation del conflitto”.
A novembre 2024, i due Paesi hanno firmato un accordo che stabiliva una fornitura più costante e affidabile da parte del Messico. Per rispettare questo impegno, però, il governo messicano ha utilizzato le acque del fiume San Juan, che passa per gli Stati nord-orientali di Nuevo Leon e Tamaulipas. La mossa ha attirato le critiche di residenti e autorità locali causando una serie di proteste degli agricoltori messicani.