Una serata di grande eleganza e orgoglio nazionale ha illuminato le mura di Cipriani 42nd Street, nel cuore di Midtown Manhattan. Giovedì 10 aprile, la National Italian American Foundation ha celebrato con il New York Gala il suo 50° anniversario, onorando donne e uomini italiani e italoamericani d’eccezione.
Con oltre 500 ospiti presenti, la serata si è aperta con le potenti note dell’inno italiano seguito da quello americano, un simbolo perfetto del legame profondo tra queste due culture. A dare il benvenuto ai presenti Robert Allegrini, presidente della National Italian American Foundation, il chairman Robert Carlucci e il suo vice John Calvelli. I dirigenti hanno espresso gratitudine e orgoglio nel portare avanti una missione che celebra le radici italiane e italoamericane, un impegno reso possibile grazie al sostegno di grandi leader. John Calvelli, con toccanti parole, ha condiviso la sua ammirazione per Robert Carlucci, chairman della NIAF. “Durante la pandemia, un periodo duro, in cui parlare di futuro sembrava quasi impossibile, Bob ha saputo trovare la speranza e indicare la strada per tutti. Sarà difficile, per me, eguagliare la sua grandezza”.

A seguire, il premio NIAF Dea Roma realizzato dalla bottega di Dante Mortet è stato consegnato a personalità che, con il loro talento e la loro dedizione, hanno raggiunto risultati straordinari nei rispettivi campi: Claudio DeVellis, socio di PwC, è stato premiato per i suoi contributi eccezionali nel settore dei servizi finanziari; Sal Paolantonio, celebre corrispondente di ESPN, è stato riconosciuto per l’eccellenza nel giornalismo televisivo; Carlo E. Petrillo, presidente della Yonkers Contracting Company, Inc., ha ricevuto il premio NIAF per i suoi traguardi nelle costruzioni civili; Marco Troncone, Amministratore Delegato di Aeroporti di Roma, è stato insignito del premio speciale NIAF per il suo contributo nelle infrastrutture e nella crescita economica.

Un momento particolare è stato l’assegnazione del Premio Mario Cuomo a Lorraine Grillo, CEO di Bradford Construction Corp. di New York, riconoscimento consegnatole dalle mani di Andrew Cuomo, in qualità di ospite non annunciato. “Buonasera – ha esclamato il neo candidato sindaco di New York – siamo grati alla NIAF perché’ continua a raccontare le storie di successo degli italiani d’America che hanno reso grande questo Paese”. Ha poi ricordato la modestia e i valori del padre: “Mio padre si sarebbe arrabbiato se avesse saputo dell’esistenza di questo premio, lo avrebbe considerato un onore troppo grande”.
Non meno significativo è stato il tributo all’ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il cui mandato si sta avviando alla conclusione. L’ambasciatrice ha espresso l’orgoglio della nazione per i traguardi raggiunti dagli italiani in America, frutto di pazienza e duro lavoro. Nel suo intervento, ha inoltre anticipato la prossima visita Di Stato italiana alla Casa Bianca, “In questi giorni avrete sentito parlare di tariffe” – ha detto con un tono d’ironia – “ infatti il 17 aprile il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni verrà a Washington per incontrare il Presidente Trump. Al momento possiamo ancora godere dell’ottimo cibo e vino italiano. Poi si vedrà, ma contiamo sul futuro”.

A coronare la serata, come di consueto, la celebrazione della regione rappresentante: per il 2025: gli onori sono andati al Lazio. Il presidente Francesco Rocca si è detto onorato di fare da ponte tra i due Paesi e ha parlato della sua regione quale culla di un patrimonio culturale e storico senza eguali, che ben incarna l’unione tra tradizione e modernità.
Una serata dove si sono intrecciate storia, successi personali e una visione di speranza.