Il lancio dei dazi promossi e poi sospesi dall’amministrazione Trump, in settimana, ha interessato non solo il settore finanziario, che ha visto il crollo dei mercati, ma anche il mondo della tv.
In particolare, le reti televisive specializzate nella copertura delle notizie di economia hanno visto salire notevolmente i loro ascolti.
Da mercoledì 2 a venerdì 4 aprile, ad esempio, la CNBC ha registrato una media di 293.000 spettatori durante l’orario di mercato (dalle 9:30 alle 16:00), il 36% in più rispetto alle quattro settimane precedenti. Per l’intera programmazione diurna, dalle 6:00 alle 19:00, la rete di proprietà di NBC Universal ha invece registrato una media di 250.000 spettatori, con un aumento del 40% rispetto alle ultime settimane.
Anche Fox Business ha ottenuto risultati simili. La rete ha attirato 234.000 spettatori dalle 9:00 alle 16:00, da mercoledì a venerdì, con un aumento del 15% rispetto alla media di marzo. Dall’apertura delle trasmissioni, Fox Business ha ottenuto una media di 251.000 views. Si tratta di un aumento del 22% rispetto alla settimana precedente.
La maggior parte dei telespettatori aveva un’età compresa tra i 25 ed i 52 anni. CNBC ha inoltre affermato di aver riscontrato un notevole incremento delle visualizzazioni sul web, con un aumento dell’83% delle interazioni sulle sue pagine social. Il network ha infine visto crescere del 34% il numero dei suoi abbonamenti.
“Stiamo riscrivendo i programmi in diretta”, ha affermato Liz Claman, conduttrice di CNBC, “è come giocare a scacchi sotto steroidi”.
Nel frattempo, mentre gli ascolti televisivi dei vari network addetti alla copertura del settore economico lievitano verso l’alto, gli indici azionari hanno continuato la loro tendenza al ribasso.
Come riferito da The Hollywood Reporter, inoltre, in risposta all’ulteriore aumento dei dazi sulle importazioni cinesi da parte dell’amministrazione Trump, Pechino starebbe valutando la possibilità di ridurre o addirittura bandire del tutto i film statunitensi dal Paese.