Il direttore ad interim dell’ICE, Todd Lyons, ha affermato di voler trasformare le deportazioni dei migranti in un sistema che ricorda il servizio di “Amazon Prime”, con più camion in azione sul territorio nazionale, pronti a raccogliere gli irregolari e ad espellerli dal Paese.
Esseri umani trattati come pacchi da spedire altrove: questo, in breve, il piano che vorrebbe attuare il leader dell’ICE, tra coloro che hanno preso la parola al Border Security Expo del 2025 di Phoenix, insieme allo “zar delle frontiere” Tom Homan, ed alla segretaria del Dipartimento per la Sicurezza Interna Kristi Noem.
Nel corso dell’evento, i tre hanno elogiato l’uso dell’Aliens Enemies Act, legge del 1798 che fu utilizzata l’ultima volta durante la seconda guerra mondiale per internare i giapponesi in America, da parte del presidente Trump, per deportare gli immigrati venezuelani.
Lyons ha anche parlato con entusiasmo di nuove tecnologie che, potenzialmente, potrebbero essere utilizzate dall’ICE nel processo di espulsione. Il funzionario spera che l’agenzia possa usufruire, ad esempio, dell’intelligenza artificiale per “liberare posti letto” e “riempire gli aerei” ad un ritmo più veloce.
Diversi oratori presenti all’evento di Phoenix, tra cui Homan, hanno ribadito l’importanza di avere un sistema di deportazione gestito come un’azienda, assicurando che l’amministrazione Trump dipende dal settore privato per completare il suo programma di espulsioni di massa.
Come facilmente prevedibile, l’idea di Lyons di trasformare l’agenzia in una sorta di Amazon “riservato” al trasporto di esseri umani è subito andata incontro a diverse critiche.
Sulla vicenda, in particolare, è intervenuta Cinthya Rodriguez, leader nazionale del gruppo di difesa latinoamericano Mijente, che ha affermato: “La fantasia dell’Ice di diventare ‘Amazon Prime per le deportazioni’ mette a nudo l’infrastruttura che sta dietro all’agenda di Trump: le espulsioni di massa alimentate da big tech e dati. Nel corso degli anni, l’Ice ha stipulato contratti con aziende tecnologiche per automatizzare le attività di polizia, basandosi sulla disumanizzazione delle comunità di immigrati”.
“Cercare di automatizzare le deportazioni alla velocità di Amazon non fa che peggiorare ulteriormente il danno”, ha aggiunto, “Queste politiche sono crudeli, sconsiderate e dettate dalla supremazia bianca e dall’avidità, non dalla sicurezza”.