Martedì, il giudice federale Trevor McFadden, nominato da Trump nel 2017, ha stabilito martedì che la Casa Bianca deve consentire all’Associated Press di prendere parte al pool stampa addetto alla copertura delle notizie sul presidente, ripristinando l’accesso per i reporter dell’agenzia all’Air Force One e ad altre aree esclusive.
Il magistrato ha al contempo sospeso il proprio ordine per cinque giorni, dando così all’amministrazione tempo fino a domenica per appellarsi a una corte superiore, prima che la sentenza diventi effettiva. Lo staff della Casa Bianca aveva di fatto negato l’accesso ai giornalisti dell’AP, dopo che questi ultimi erano rifiutati di riferirsi al Golfo del Messico con il nome di “Golfo d’America”, come dettato da uno degli ordini esecutivi firmati da Trump poco dopo il suo insediamento.
La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, aveva sostenuto che poter seguire il presidente è un “privilegio” e che l’ufficio stampa aveva il diritto di non consentire l’accesso ai media che non rispettavano la nuova denominazione data dal governo al Golfo.
Tuttavia, martedì il giudice McFadden ha affermato: “La Corte sostiene semplicemente che, in base al Primo Emendamento, se il Governo apre le porte ad alcuni giornalisti – che si tratti dello Studio Ovale, della Sala Est o di altri luoghi – non può poi chiudere le porte ad altri reporter a causa dei loro punti di vista. La Costituzione non richiede niente di meno”.
Il mese scorso l’Associated Press ha citato in giudizio tre alti funzionari della Casa Bianca per il divieto, dopo che i suoi giornalisti erano stati banditi dallo Studio Ovale e dall’Air Force One. L’AP e i gruppi per la libertà di stampa sostengono che l’amministrazione Trump sta cercando di sopprimere la copertura mediatica che non ritiene sufficientemente favorevole, avvertendo al contempo le altre testate sui “rischi” a cui potrebbero andare incontro.
In seguito alla diatriba con l’agenzia, la Casa Bianca ha deciso di assumere direttamente il controllo del pool stampa addetto al presidente, un lavoro solitamente gestito dalla White House Correspondents’ Association.
“La Corte non ordina al Governo di concedere all’AP l’accesso permanente allo Studio Ovale, alla East Room o a qualsiasi altro evento mediatico”, ha infine concluso McFadden, “Non concede un trattamento speciale all’AP. In effetti, l’agenzia non ha necessariamente diritto all’accesso permanente alla sala stampa ed alla prima fila. Ma i suoi giornalisti non possono nemmeno essere trattati peggio dei loro colleghi”.