Si concluderà giovedì a Ravenna la visita di re Carlo III e della regina Camilla in Italia: accompagnati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella – dopo la cena di Stato mercoledì sera a Quirinale – i reali visiteranno col presidente la tomba di Dante nella città romagnola. Proprio del grande poeta padre della lingua italiana ha parlato il sovrano britannico pronunciando qualche frase in italiano all’inizio e alla fine del suo discorso tenuto alle Camere riunite del Parlamento a Montecitorio: “Qualunque siano le sfide e le incertezze che inevitabilmente affrontiamo come nazioni nel nostro continente ora e in futuro possiamo superarle insieme e lo faremo insieme e quando lo avremo fatto potremo dire con Dante ‘e quindi uscimmo a rivedere le stelle”.
“Spero di non stare rovinando la lingua di Dante così tanto da non essere più invitato in Italia” aveva esordito. “Sono enormemente onorato di essere stato invitato qui oggi e molto grato al presidente Mattarella per il suo gentile invito a compiere una visita di Stato in Italia; è molto importante per la Regina e per me tornare in Italia per la nostra prima visita dopo l’incoronazione, ancora più speciale per entrambi dato che oggi ricorre anche il nostro 20esimo anniversario di matrimonio”.
Già, vent’anni: tanti ne sono passati da quel 9 aprile 2005 in cui, finalmente, Carlo e Camilla convolarono a nozze. Tutto meno che una reale favola dorata la
loro, visto che in mezzo c’è stato di tutto, a partire dalla drammatica vicenda umana di Lady D, Diana Spencer, la prima moglie dell’attuale re d’Inghilterra e Gran Bretagna, finita tragicamente contro il muro d’un tunnel a Parigi. Eppure si erano incontrati negli anni ’70, si sono separati e sposati ognuno per proprio conto, ripresi e lasciati (Diana disse in una celebre intervista “in questo matrimonio siamo sempre stati in tre), fino al divorzio.
Mentre Carlo III mercoledì mattina era impegnato con la premier Giorgia Meloni a Villa Doria Pamphilij, poi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella all’ex Mattatoio nel quartiere Testaccio, la regina Camilla si è recata presso l’Istituto Alessandro Manzoni nel quartiere Appio Latino. Accolta da applausi e dagli studenti con in mano bandierine britanniche, ha incontrato studenti, dirigenti scolastici, maestre e il direttore del British Council, Brian Young. Con lei nella visita anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. Uscendo dalla scuola le è stata offerta anche una pizza, tra i simboli del Made in Italy.
Per Carlo, invece, dopo il discorso a Montecitorio, un gelato da Giolitti, il più celebre spaccio di coni del centro storico a un tiro di schioppo dal palazzo di Montecitorio.
La visita dei reali britannici ha bloccato la circolazione della capitale ma come di consueto provocato entusiasmo fra la gente: folla al Mattatoio e attorno a Camilla a San Giovanni, folla a via del Corso per vedere il corteo delle auto che lasciava il Parlamento. Tanti applausi anche nell’emiciclo della Camera dei Deputati e una ovazione dei parlamentari quando Carlo – nel suo lungo excursus elogiativo del Belpaese – ha ricordato le visite della madre e la figura di un eroe della patria: “L’Italia sarà sempre nel mio cuore come fu per la mia adorata madre che non dimenticò mai il suo meraviglioso venticinquesimo compleanno a Tivoli nel 1951, e la sua tappa a Capaci molti anni dopo nel 1992, quando rese omaggio pochi giorni dopo il suo assassinio al vostro leggendario procuratore antimafia Giovanni Falcone”.