Wall Street sulle montagne russe. Con un avvio in forte ripresa, in cui si erano limitate le perdite dei giorni scorsi, il mercato azionario è si è nuovamente inabissato dopo l’annuncio della Casa Bianca di portare i dazi nei confronti della Cina fino al 104%.
Il Dow Jones ha terminato la giornata in calo dello 0,84% a 37.645 punti, lo S&P è sceso sotto i 5.000 punti con un calo dell’1,47% a 4.987 punti, mentre il Nasdaq ha lasciato sul terreno un altro 2,15% a 15.267 punti.
“È stato un errore da parte della Cina reagire”, ha affermato la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt commentando la decisione di Pechino che ha detto che “combatterà fino alla fine” contro i dazi di Trump. “Quando l’America viene colpita, il presidente risponde con più forza. Ecco perché stasera a mezzanotte entreranno in vigore tariffe del 104% sulla Cina”.
Un messaggio che ha accelerato le vendite e che ha reso incerte le prospettive di questa guerra commerciale lanciata dalla Casa Bianca.
In mattinata le parole del segretario al Tesoro Besset avevano fatto ben sperare: “Vedrete alcuni Paesi molto grandi con forti deficit commerciali si muoveranno rapidamente”. Poi la doccia fredda.
L’ottimismo aveva toccato Wall Street in apertura dopo che una voce, riportata da fonti imprecisate, aveva con insistenza affermato che la Casa Bianca stava prendendo in considerazione una sospensione dei dazi per 90 giorni. Si era diffusa dopo che Donald Trump aveva annunciato di aver avuto una “ottima conversazione” telefonica con il presidente ad interim della Corea del Sud. In un post pubblicato su Truth Social, il presidente USA aveva spiegato che i due leader hanno parlato anche della joint venture in un gasdotto in Alaska e dei contributi sudcoreani per la protezione militare fornita dagli Stati Uniti, passando poi a sconclusionate accuse contro Joe Biden. Il messaggio si concludeva con una accusa contro Pechino: “Vuole un accordo, ma non sa da dove iniziare. Stiamo aspettando la loro chiamata. Succederà!” Parole che hanno scatenato una corsa agli acquisti gelata dallo stesso Trump quando ha detto: “Metterò un altro 50% di dazi alla Cina”. Le dichiarazioni contrastanti della Casa Bianca non fanno che alimentare l’incertezza, con gli investitori sempre più confusi su quale sarà il prossimo passo.
Le incertezze del mercato stanno trasformando il “giorno della liberazione” di Trump nel giorno dei dubbi con la Fed che non sa ora se alzare i tassi per contenere un potenziale aumento dell’inflazione oppure tagliarli di fronte a un’economia debole che rischia di scivolare in recessione.
Il Wall Street Journal sottolinea che ai mercati serve “stabilità nella politica commerciale” e la confusione e il caos creato dalla guerra dei dazi ha fatto venire a mancare anche la certezza sulle prossime mosse della banca centrale americana. Oltre a mettere molte aziende americane in difficoltà.