Come è finito il direttore di The Atlantic, Jeffrey Goldberg, nella chat su Signal in cui si discutevano gli attacchi contro gli Houthi in Yemen? L’errore dipende effettivamente da Mike Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump, ma risale a mesi fa, riferiscono tre fonti della Casa Bianca al quotidiano The Guardian: cioè a quando Waltz aveva salvato il numero di Goldberg al posto di un portavoce del presidente Donald Trump.
L’inquilino della Casa Bianca, che sarebbe furioso più per il coinvolgimento di una testata che detesta che per la fuga di notizie, ha pensato in effetti di silurare Waltz, dicono le fonti, ma alla fine ha deciso per il no, proprio per evitare di dare una soddisfazione a The Atlantic.
L’indagine interna della Casa Bianca ha rivelato una catena di errori partita durante la campagna elettorale del 2024: un’email di Goldberg, copiata e incollata da un portavoce in un messaggio a Waltz, ha fatto sì che l’iPhone del consigliere salvasse automaticamente il numero sbagliato.
L’errore è rimasto invisibile fino a marzo, quando Waltz ha creato la chat “Houthi PC small group” su Signal, pensando di aggiungere il portavoce, ma invece inserendo Goldberg.
Waltz ha dichiarato subito dopo l’incidente di non aver mai incontrato Goldberg né di avergli parlato. Su Fox News, ha suggerito che il numero fosse stato “risucchiato” nel suo telefono, riferendosi al salvataggio automatico dell’iPhone.
L’indagine non ha chiarito se Waltz e Goldberg avessero avuto altri contatti. Goldberg, raggiunto telefonicamente sabato, ha detto invece: “Non commenterò il mio rapporto con Mike Waltz, oltre a dire che lo conosco e ci siamo parlati.”
Trump è stato aggiornato sull’indagine interna la scorsa settimana, e ha accettato le spiegazioni di Waltz, difendendolo pubblicamente da quando l’incidente è venuto alla luce. Giovedì è apparso in pubblico accompagnato dalla capa dello staff Susie Wiles, dal responsabile del personale Sergio Gor e da Waltz stesso, un segnale di sostegno al consigliere in difficoltà.
Secondo le fonti del Guardian, Waltz avrebbe supporto all’interno degli ambienti della Casa Bianca anche perché l’uso di Signal – un sistema di messaggistica non criptato – era stato autorizzato ufficialmente in mancanza di un’alternativa valida per comunicazioni sicure in tempo reale all’interno dell’amministrazione. Anche l’amministrazione Biden, dicono le fonti, non aveva sviluppato una piattaforma alternativa.