Per la prima volta dalla loro ascesa al trono nel settembre 2022, Re Carlo III e la Regina Camilla sono arrivati in Italia in visita ufficiale. Lunedì la coppia reale è atterrata all’aeroporto militare di Ciampino a bordo del RAF VIP Voyager, per l’occasione adornato da due piccoli stendardi della casata reale e del tricolore italiano.
Il viaggio, che doveva durare quattro giorni, ha subito un parziale ridimensionamento a causa delle condizioni di salute di Papa Francesco, che avrebbe dovuto ricevere i sovrani martedì 8 in Vaticano. L’incontro è stato rinviato per via consensuale, su raccomandazione medica, dopo la lunga degenza del Pontefice (38 giorni in ospedale) che ne ha limitato le attività pubbliche. Un’agenda rivista, dunque, ma non svuotata di peso. Carlo ha inviato una lettera personale al Papa per esprimere il proprio rammarico per il mancato incontro e augurargli pronta guarigione.
A Roma, il Re pronuncerà un discorso davanti al Parlamento in seduta comune, primo sovrano britannico a farlo. Previsti anche incontri con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Nella cornice dell’Altare della Patria, Carlo e Camilla deporranno poi una corona d’alloro sulla Tomba del Milite Ignoto.
In serata, i sovrani saranno ospiti d’onore al Quirinale per un banchetto di Stato offerto da Mattarella, in coincidenza con il ventesimo anniversario del loro matrimonio.
Mercoledì, invece, Carlo e Camilla si sposteranno a Ravenna, dove parteciperanno a una cerimonia commemorativa per l’80° anniversario della liberazione della città dall’occupazione nazista, avvenuta il 10 aprile 1945.
Il viaggio in Italia si presenta come un banco di prova: per la salute del re, per l’efficacia della monarchia come strumento diplomatico e per la tenuta delle relazioni anglo-italiane Il sovrano britannico, 76 anni, ha subito un breve ricovero il 27 marzo scorso per gli effetti collaterali della terapia oncologica cui è sottoposto.
Le sue condizioni, secondo fonti di corte, sono in costante miglioramento, tanto da avergli consentito un ritorno graduale agli impegni ufficiali già dal 31 marzo. Nulla di grave, hanno precisato i collaboratori del Palazzo, parlando di “un piccolo intoppo lungo un percorso di recupero che procede nella giusta direzione”.
Carlo, la cui diagnosi di tumore — di tipo non specificato, ma non alla prostata — è stata resa pubblica nel febbraio 2024, aveva scelto di condividere la notizia con l’opinione pubblica per arginare le speculazioni e sensibilizzare sul tema della lotta al cancro. Da allora ha mantenuto un’agenda moderata ma costante.