Come riferito da alcune fonti vicine al governo statunitense ad Axios, la prossima settimana il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sarà in visita presso la Casa Bianca.
Il premier dovrebbe incontrare il presidente Trump nella giornata di lunedì. Diverse le tematiche che verranno affrontate nel corso della riunione, tra le quali vi saranno la guerra a Gaza, la crisi nucleare iraniana e, naturalmente, i recenti dazi imposti dal leader MAGA sulle importazioni da diversi paesi del mondo.
Tuttavia, per potersi recare negli Statu Uniti lunedì, Netanyahu dovrà chiedere ai giudici che stano lavorando al suo processo per corruzione di annullare le udienze programmate nei prossimi giorni, durante le quali avrebbe dovuto continuare la sua testimonianza. Proprio per questo motivo, la presenza del premier alla Casa Bianca non è stata ancora confermata.
Giovedì, Trump ha chiamato Netanyahu e il leader ungherese Viktor Orbán, mentre il primo ministro israeliano era in visita a Budapest. La telefonata è stata motivata dalla decisione dell’Ungheria di ritirarsi dalla Corte penale internazionale. Tuttavia, nel corso della chiamata le parti hanno discusso anche di dazi. Il presidente USA ha imposto tariffe del 17% per Israele. Trump ha poi suggerito a Netanyahu di recarsi il prima possibile a Washington DC per parlare di persona di questo argomento alquanto spinoso.
Venerdì, a bordo dell’Air Force One, il leader MAGA ha poi rivelato ai giornalisti che molto probabilmente la prossima settimana avrebbe incontrato il leader israeliano. Le affermazioni del presidente americano hanno sorpreso lo stesso Netanyahu, che inizialmente aveva previsto di volare negli States ad aprile inoltrato, o in occasione della settimana della Pasqua ebraica.
Naturalmente, durante il meeting i presenti non si confronteranno solo sui dazi. Netanyahu ritiene che le possibilità di un accordo nucleare tra Stati Uniti e Iran siano estremamente basse e vuole raggiungere un’intesa con Trump sulla possibilità di colpire le strutture nucleari iraniane.
I due probabilmente discuteranno anche dello stallo degli sforzi per raggiungere un nuovo accordo sugli ostaggi di Gaza e sul cessate il fuoco.