L’inviato di Putin alla corte di Trump. Kirill Dmitriev, inviato speciale del Cremlino per la cooperazione economica e gli investimenti internazionali, è in arrivo a Washington. A rivelarlo diversi media russi, ma la notizia ha trovato una parziale conferma da parte del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, nella mattinata di mercoledì.
Quello di Dmitriev è un nome altisonante nell’establishment finanziario russo, dal momento che è CEO del Fondo Russo di Investimenti Diretti (RDIF), fondo sovrano di Mosca coinvolto in investimenti – diretti e indiretti – per circa 25 miliardi di dollari. In quanto componente del “cerchio magico” di Putin, il manager è nella lista delle sanzioni statunitensi ma , secondo fonti vicine al dossier citate dalla CNN, Washington avrebbe temporaneamente revocato le restrizioni per concedergli un visto d’ingresso.
Dmitriev, secondo le indiscrezioni, dovrebbe incontrare Steve Witkoff, inviato speciale di Trump per il Medio Oriente e uomo vicino al presidente repubblicano. I colloqui dovrebbero spaziare dalla cooperazione economica a progetti strategici come lo sviluppo dell’Artico, l’estrazione di terre rare e perfino un’ipotetica collaborazione spaziale con Elon Musk.
Reuters ha riferito che il faccia a faccia tra Dmitriev e Witkoff sarebbe in programma già mercoledì. Quest’ultimo ha già avuto modo di confrontarsi con Vladimir Putin in almeno due occasioni a Mosca, nell’ambito dei negoziati promossi dall’amministrazione Trump per porre fine al conflitto in Ucraina. Un dialogo che, fino a oggi, si è però rivelato accidentato e disseminato di ostacoli.
Interpellato dai giornalisti, Peskov ha preferito mantenere una certa cautela. “Sì, posso confermare che questa visita è possibile”, ha dichiarato il portavoce del Cremlino, aggiungendo che il dialogo tra Mosca e Washington prosegue attraverso diversi canali. “Non posso fornire ulteriori dettagli”, ha precisato.
Dal canto suo, Dmitriev ha lasciato intendere che il viaggio non sia ancora certo. Su X, ha parlato di “resistenze” e “vecchie narrazioni” che starebbero ostacolando il riavvicinamento tra Russia e Stati Uniti. “Ma se invece fosse proprio un miglioramento delle relazioni a garantire sicurezza e pace durature nel mondo?”, ha scritto.
Trump, insediatosi alla Casa Bianca a gennaio, ha più volte espresso la volontà di distendere i rapporti con Mosca e di incontrare Putin di persona. Tuttavia, nelle ultime settimane ha lasciato trapelare un crescente nervosismo di fronte alla reticenza russa nell’accettare un cessate il fuoco proposto dagli Stati Uniti per l’Ucraina, dicendosi “deluso” dal presunto ostruzionismo del Cremlino nella ricerca di una pace duratura.