Una nuova proposta legislativa in California ha suscitato polemiche e dibattiti pubblici. La norma denominata “Luigi Mangione Access to Health Care Act” prende infatti in prestito il nome dell’uomo accusato di aver assassinato il CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, lo scorso dicembre a New York.
L’iniziativa, mira a impedire alle compagnie di assicurazione sanitaria di ritardare o negare cure e farmaci raccomandati dai medici.
Il disegno di legge ha già creato notevole scalpore, con molti che lo vedono come una critica alle pratiche dell’industria assicurativa, spesso controverse. Sulla scena del delitto di Thompson, la polizia rinvenne dei bossoli con le parole “Delay, Deny, Depose” Ritardare, Negare, Portare in tribunale. Termini, che fanno riferimento alle strategie legali spesso utilizzate dalle multinazionali per dilatare tempi o rifiutare le richieste di rimborso. Questi verbi legati a un libro intitolato Delay, Deny, Defend: Why Insurance Companies Don’t Pay Claims and What You Can Do About It, sono diventati un simbolo per coloro che ritengono che l’industria assicurativa sia troppo sbrigativa nel negare l’accesso a trattamenti sanitari vitali, mettendo a rischio la salute e il benessere dei pazienti.
L’autore della proposta, l’ex avvocato Paul Eisner, ha riconosciuto che l’inserimento del nome di Mangione sia stata una scelta strategica mirata a focalizzare l’attenzione sul tema, una mossa che si è rivelata decisamente efficace. Eisner ha sottolineato come il disegno di legge cerchi di cambiare il modo in cui operano le agenzie assicurative, assicurandosi che rispettino gli impegni presi. Ha sottolineato come, troppo spesso, le compagnie assumano il ruolo di decisori su ciò che è essenziale per la salute dei loro clienti, senza consultare i sanitari, e che tale situazione debba essere corretta attraverso riforme legislative.
Nonostante la sua titolazione, la proposta ha ottenuto un sostegno significativo. I sostenitori affermano che questa iniziativa aiuterà a mettere in luce le pratiche non etiche delle società, che troppo spesso danno priorità al profitto piuttosto che al benessere delle persone in difficoltà.
Gli oppositori invece, sostengono che la misura, associata ad un crimine, non sia moralmente etica. California Association of Health Plans, un’organizzazione che rappresenta le compagnie di assicurazione nel “Golden State”, ha condannato l’iniziativa, definendola “un’azione ripugnante” e ha accusato Eisner di usare un omicidio per promuovere la sua agenda politica.
Mentre la norma è in fase di revisione da parte dell’Ufficio del Procuratore Generale, il periodo di “commento pubblico” resta aperto fino al 25 aprile. Se il provvedimento dovesse proseguire la sua corsa, saranno necessarie 546.000 firme valide di elettori registrati per poter apparire sulla scheda elettorale del 2026.