Centinaia di studenti di alcune tra le più costose scuole private di New York trascorrono lo Spring break, la pausa fra la fine delle lezioni e l’inizio della sessione degli esami, in resort di lusso alle Bahamas, tra cocktail, casinò, feste a tema e scivoli tra gli squali. I viaggi sono una tradizione ufficiosa da migliaia di dollari, non approvata dalle scuole, ma ormai consolidata. Quasi un rito esclusivo per la futura classe dirigente americana.
Due sono gli elementi che più colpiscono: l’età degli studenti che si è abbassata — i senior delle superiori (17, 18 anni) si mescolano alle matricole del college (19, 20, 21 anni) — e le cifre proibitive che queste vacanze possono raggiungere. Il New York Times stima che un soggiorno di cinque notti in una camera condivisa con altre tre persone costa circa 2.700 dollari. Si aggiungo altri 250 dollari per delle attività extra, come una crociera al tramonto o un turno a blackjack, senza contare che ogni pasto potrebbe variare dai 20 ai 50 dollari.
Per i comportamenti che i giovani assumono durante questa settimana, le scuole spesso mandano avvisi preventivi perché non vogliono che il nome dell’istituzione venga associato a spiacevoli episodi di cronaca nera. L’ultimo proprio di qualche settimana fa è stato il caso della ventenne Sudiksha Konanki, che le autorità pensano sia affogata dopo una notte brava a Punta Cana.
La nuova generazione dell’alta borghesia newyorkese non solo va in vacanza in posti esclusivi e si atteggia à la Leonardo Di Caprio in The Wolf of Wall Street, ma sempre di più utilizza questo momento per creare connessioni e amicizie utili per il futuro. Infatti, gli studenti delle high school ritrovandosi a fare festa con matricole provenienti da tutti gli Stati Uniti ne approfittano per scambiarsi pareri e indicazioni sulle migliori università da frequentare e corsi da intraprendere.