Venerdì, l’amministrazione Trump ha chiesto alla Corte Suprema il permesso di riprendere le deportazioni di migranti venezuelani verso El Salvador, appellandosi ad una legge di guerra del XVIII secolo. Il ricorso all’Alta Corte arriva dopo la decisione di alcuni giudici federali che hanno vietato temporaneamente al governo di utilizzare l’Alien Enemies Act per deportare gli immigrati irregolari, o presunti tali.
L’ordine di bloccare temporaneamente le espulsioni è stato emesso dal giudice distrettuale statunitense James E. Boasberg. Il presidente Trump ha invocato la legge in questione per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale per giustificare la deportazione di centinaia di persone in base a un proclama che definisce la gang Tren de Aragua una forza d’invasione.
Al contempo, il Dipartimento di Giustizia ha affermato che i giudici federali non avrebbero dovuto intromettersi nella vicenda. “Gli ordini del tribunale distrettuale hanno respinto le decisioni del Presidente su come proteggere la Nazione dalle organizzazioni terroristiche straniere e rischiano di avere effetti debilitanti sui delicati negoziati esteri”, ha scritto il Solicitor General in carica, Sarah Harris.
“Esorteremo la Corte Suprema a preservare lo status quo per dare ai tribunali il tempo di esaminare questo caso”, ha invece affermato Lee Gelernt, l’avvocato principale che rappresenta i migranti, “tutto ciò per evitare che altri individui vengano inviati in una famigerata prigione straniera senza alcun processo, sulla base di un uso senza precedenti e illegale di un’autorità che si applica generalmente in tempo di guerra”.
L’Alien Enemies Act consente all’amministrazione di espellere cittadini stranieri senza che questi ultimi possano essere ascoltati da un magistrato. Boasberg ha stabilito che gli immigrati che rischiano l’espulsione devono avere l’opportunità di contestare la loro designazione come presunti membri di una gang.
A metà marzo, il governo americano ha promosso una vasta operazione di deportazione, trasportando oltre 200 venezuelani, accusati di essere componenti della TdA, presso il carcere di massima sicurezza CECOT, ad El Salvador.
In seguito, l’ICE ha rivelato che molti di questi individui non hanno precedenti penali di alcun tipo, almeno negli Stati Uniti.
Dopo la decisione della Corte federale, che ha fermato le deportazioni almeno temporaneamente, Trump e i suoi alleati hanno chiesto l’impeachment di Boasberg. Tuttavia, lo stesso presidente della Corte Suprema, John Roberts, ha spiegato che questa non sarebbe stata una decisione “appropriata”.