Le autorità federali USA hanno annunciato di aver arrestato giovedì in Virginia uno dei vertici della famigerata gang Mara Salvatrucha (MS-13).
Il sospettato, un giovane di 24 anni, è stato fermato nella contea di Prince William grazie a un’operazione congiunta dell’FBI e delle forze dell’ordine locali e statali. Secondo quanto riferito dalla procuratrice generale Pamela Bondi in conferenza stampa, si tratta di uno dei tre principali leader del gruppo criminale salvadoregno.
Sebbene la sua identità non sia stata resa nota, Bondi ha confermato che l’uomo risiedeva illegalmente negli Stati Uniti e che la sua affiliazione alla gang risale all’adolescenza. L’uomo, a quanto si apprende, gestiva le operazioni della MS-13 lungo tutta la costa orientale del Paese.
“Un criminale pericoloso è dietro le sbarre”, ha dichiarato Bondi, sottolineando che l’arrestato viveva a soli 56 chilometri da Washington. “Oggi l’America è più sicura: uno dei maggiori terroristi interni legati alla MS-13 non è più una minaccia nelle nostre strade”.
Anche il presidente Donald Trump ha commentato l’operazione su Truth Social, confermando la cattura di un leader di spicco della gang senza fornire ulteriori dettagli.
L’arresto giunge a poche settimane dalla decisione delle autorità statunitensi di ritirare le accuse contro Cesar Lopez-Larios, un altro esponente della MS-13, per facilitarne l’espulsione verso El Salvador in accordo con il presidente Nayib Bukele.
Negli ultimi anni, la giustizia americana ha portato avanti una vasta offensiva contro la MS-13. Nel 2020, oltre una decina di membri del gruppo sono stati incriminati per terrorismo, con capi d’accusa legati ad attività criminali condotte tra Stati Uniti, Messico ed El Salvador negli ultimi vent’anni.