L’amministrazione Trump sta sempre più prendendo di mira gli studenti universitari per arresti e deportazioni in tutto il Paese, inclusi individui con visto e residenti permanenti con green card. Al caso Khalil si aggiunge quello della studentessa turca Rumeysa Ozturk della Tufts University fermata e ammanettata in strada da agenti, alcuni a volto coperto, e quello di un dottorando dell’Università dell’Alabama. Tutti fermati per presunte violazioni delle leggi sul permesso di soggiorno, tutti accomunati, a quanto pare, dall’aver svolto attività politica nei campus.
Le autorità statunitensi per l’immigrazione hanno fermato lo studente di dottorato dell’Università dell’Alabama martedì mattina. Un portavoce dell’ateneo ha dichiarato in un breve comunicato che uno studente è stato arrestato “fuori dal campus” da funzionari federali dell’immigrazione, ma ha rifiutato di fornire ulteriori dettagli, citando le leggi sulla privacy.
Il Crimson White, il giornale studentesco dell’Università dell’Alabama, ha riportato la notizia dell’arresto, affermando che lo studente è stato fermato nella sua abitazione e che tratta di una persona di nazionalità iraniana; si trovava negli Stati Uniti con un visto studentesco e stava studiando ingegneria meccanica, secondo il giornale.
Alex House, portavoce dell’università dell’Alabama, ha dichiarato che il centro per i servizi agli studenti e studiosi internazionali dell’ateneo è disponibile per assistere gli studenti ansiosi: “Gli studenti internazionali che studiano presso l’università sono membri preziosi della comunità del campus”. Però ha aggiunto che l’ateneo “ha rispettato e continuerà a rispettare tutte le leggi sull’immigrazione e a cooperare con le autorità federali”.
L’arresto in Alabama è stato confermato lo stesso giorno in cui è emersa la notizia che Rumeysa Ozturk, una studentessa di dottorato della Tufts University di Boston, è stata arrestata da agenti federali dell’immigrazione e portata in un centro di detenzione dell’ICE in Louisiana. La sua vicendavpare far parte della repressione del governo statunitense contro gli studenti legati all’attivismo pro-palestinese nei campus l’anno scorso; il primo e ormai più celebre è stato Mahmoud Khalil, attivista palestinese e neolaureato alla Columbia, titolare di una green card e ancora detenuto a rischio deportazione. Altro caso quello di Yunseo Chung, uno studente della Columbia, anch’egli residente permanente, minacciato di deportazione per il suo coinvolgimento nelle proteste di solidarietà per Gaza.
Il Dipartimento della Sicurezza Interna (DHS) ha dichiarato che Ozturk si trova negli Stati Uniti con un visto e l’ha accusata di sostenere Hamas, ma non ha fornito prove a sostegno delle sue affermazioni. I media hanno riferito che Ozturk, una borsista Fulbright e cittadina turca, aveva co-scritto a marzo 2024 un articolo di opinione sul giornale studentesco della Tufts, insieme ad altri tre autori, chiedendo che l’università “riconoscesse il genocidio palestinese”.
L’arresto di Ozturk ha suscitato ampia indignazione dopo la diffusione del video che mostra agenti in abiti civili che la fermano per strada e la portano in custodia. Il video giunge dalla telecamera di sorveglianza di un ingegnere informatico di 32 anni, che ha dichiarato all’Associated Press che “sembrava un rapimento”.
Il direttore del Consiglio per le Relazioni Americano-Islamiche del Massachusetts, un gruppo per i diritti civili dei musulmani, ha emesso un comunicato: “Condanniamo senza se e senza ma il rapimento di una giovane studiosa musulmana velata da parte di agenti federali mascherati in pieno giorno. Questo atto allarmante di repressione è un attacco diretto alla libertà di parola e alla libertà accademica”. L’avvocato di Ozturk ha dichiarato al New York Times che la sua assistita stava uscendo per interrompere il digiuno del Ramadan con degli amici quando è stata fermata vicino al suo appartamento.
Il presidente della Tufts University ha affermato che l’università “non ha condiviso alcuna informazione con le autorità federali prima dell’evento”. Il presidente ha aggiunto che l’università è stata informata che il visto della studentessa era stato “revocato”.
I registri dell’ICE indicano che Ozturk è stata trasferita in Louisiana, nonostante un giudice avesse ordinato al DHS di fornire un preavviso in caso di trasferimento fuori dallo stato.