Ieri sera, nel corso di una intervista ai microfoni di Fox News, il Consigliere per la sicurezza nazionale Mike Waltz si è assunto la “piena responsabilità” per aver incluso accidentalmente il direttore della rivista The Atlantic, Jeffrey Goldberg, nella chat Signal in cui si discuteva di attacchi militari contro gli Houthi, nello Yemen.
“Ho creato il gruppo. Il mio compito è assicurarmi che tutto sia coordinato”, ha affermato Waltz, “mi assumo la piena responsabilità per quanto successo”. Il consigliere ha inoltre affermato che non sapeva di avere il numero di cellulare del noto giornalista statunitense in rubrica.
“Vi è mai capitato che il contatto di qualcuno mostri il suo nome e poi ci sia il numero di qualcun altro?”, ha continuato Waltz, che ha poi attaccato Goldberg dichiarando: “Non ho visto questo perdente nel gruppo. Ora, stiamo cercando di capire se sia entrato nella chat deliberatamente o attraverso qualche altro mezzo tecnico”. Insomma il direttore di The Atlantic si sarebbe infiltrato volontariamente. Waltz ha inoltre suggerito che il magnate della tecnologia e capo del Department of Government Efficiency, Elon Musk, potrebbe aiutare la Casa Bianca a capire cosa sia successo.
Il Consigliere per la sicurezza nazionale ha definito Goldberg come un “vile”, aggiungendo: “Non sono un teorico della cospirazione, ma tra tutte le persone là fuori, in qualche modo questo tizio che ha mentito sul Presidente, che ha mentito alle famiglie delle Gold Stars, che ha mentito ai loro avvocati, che è andato in Russia, che ha fatto di tutto per diffamare Donald Trump, è quello che in qualche modo è entrato nel contatto di qualcuno e poi è stato messo su questo gruppo”.
Il funzionario ha inoltre detto di aver già parlato con Musk, spiegando: “Abbiamo le migliori menti a disposizione che sono già al lavoro per capire come sia potuta accadere una roba simile. Ma posso confermare al 100% che non conosco Goldberg. Conosco la sua orribile reputazione. È la feccia del giornalismo”.
Nonostante le affermazioni velenose di Waltz, il direttore di The Atlantic è considerato come uno dei professionisti più brillanti del Paese. Nel suo lungo articolo che ha fatto ormai il giro del mondo, Goldberg ha raccontato di essere rimasto sorpreso dell’invito che gli era stato inviato dal Consigliere per la Sicurezza Nazionale per entrare nel gruppo, e che inizialmente pensava fosse uno scherzo – fin quando ai messaggi su Signal ha fatto seguito il bombardamento vero, con emoji esultanti dai partecipanti alla chat.
Il giornalista ha condiviso diversi screenshot della chat in questione. Tuttavia, ha sottolineato di non aver pubblicato integralmente – almeno per ora – i pezzi della chat che davano indicazioni concrete sui piani militari dell’attacco, per questioni di sicurezza nazionale.
Goldberg però ha detto in una intervista al Bulwark Podcast che sta considerando la possibilità di pubblicare altre parti della chat su Signal. Ha spiegato che lui e il suo team stanno valutando attentamente la pubblicazione dell’intero archivio di messaggi. “Solo perché loro sono stati irresponsabili con queste informazioni, non significa che lo sarò anch’io,” ha detto però, sottolineando la delicatezza del materiale ricevuto. Preoccupazione per la sicurezza nazionale e anche per la sua personale: la pubblicazione potrebbe anche esporlo a rischi legali.