Un caso di morbillo è stato confermato a Washington D.C., dopo che una persona infetta ha viaggiato in treno da New York alla capitale la sera del 19 marzo, esponendo numerosi passeggeri al virus. Le autorità sanitarie locali hanno lanciato un’allerta per individuare i possibili contagiati. È il primo caso nella capitale dall’inizio dell’epidemia in Texas, dove i casi sono già 327. La malattia, tra le più contagiose al mondo, può causare febbre, eruzioni cutanee, polmonite e, in alcuni casi, risultare fatale. Il 90% delle persone non vaccinate che entrano in contatto con il virus rischia di contrarlo.
Secondo i CDC, Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitensi, gli Stati Uniti hanno già registrato dall’inizio del 2025, il maggior numero di casi di morbillo in un solo anno dal 2019. La maggior parte di queste infezioni derivava da un’epidemia in Texas che ha fatto ammalare più di 300 persone dalla fine di gennaio e ha provocato la morte di un bambino. Anche un adulto è morto nel New Mexico il 6 marzo scorso dopo essersi ammalato. L’uomo non era vaccinato.
Nel frattempo i CDC che insistono sull’importanza del vaccino come unico mezzo utile per contrastare l’epidemia, riferiscono che due dosi sono efficaci per circa il 97% nel prevenire il morbillo mentre una singola dose lo è per circa il 93%. Il vaccino contro la malattia, di solito somministrato come parte del vaccino contro morbillo-parotite-rosolia o MMR, è altamente efficace e sicuro, sottolineano.