Gettonatissima come località turistica, la Groenlandia di questi tempi… Non erano bastate le polemiche su Usha Vance, la moglie del vicepresidente Usa che si recherà nella grande isola: anche JD Vance ha annunciato che si unirà al controverso viaggio della delegazione americana, che include nientemeno che il Consigliere per la Sicurezza Nazionale Mike Waltz e il Segretario all’Energia Chris Wright. Il tour è previsto per venerdì 28 marzo.
Vance ha spiegato la sua presenza dicendo “Andiamo a vedere come stanno le cose laggiù”, perché “proteggere la Groenlandia significa proteggere il mondo intero”. Tali le polemiche in vista della minaccia di annessione molte volte sbandierata da Trump, che la Casa Bianca ha poi annunciato che il vicepresidente andrà ‘solo’ in visita alla base spaziale statunitense di Pituffik.
Usha Vance aveva annunciato una visita “culturale” separata da quella della delegazione di Waltz. Pare invece che alla fine la coppia andrà insieme alla base militare per un briefing sulla sicurezza nell’Artico, e per incontrare membri delle forze armate Usa di stanza nella base. Almeno, questi sono gli ultimi annunci della Casa Bianca – salvo ulteriori cambi di programma.
Un tempo chiamata Thule Air Base, la Pituffik Space Base gestita dagli Stati Uniti nel nord-ovest della Groenlandia è uno dei siti militari strategicamente più importanti al mondo — anche se la maggior parte degli americani non ne ha mai sentito parlare. “È letteralmente l’occhio più esterno della difesa americana”, ha detto l’analista militare danese Peter Ernstved Rasmussen al New York Times. “Pituffik è il luogo in cui gli Stati Uniti possono rilevare un lancio, calcolare la traiettoria e attivare i loro sistemi di difesa missilistica. È insostituibile”.
La Casa Bianca aveva affermato che la visita della delegazione statunitense in Groenlandia avviene su invito delle autorità locali, ma il governo groenlandese ha smentito tutto, anzi, il primo ministro uscente, Múte Egede, ha definito la visita “una provocazione altamente aggressiva”, e Jens-Frederik Nielsen, il nazionalista vincitore delle recenti elezioni groenlandesi, l’ha definita “una mancanza di rispetto per il popolo groenlandese”.
Pochissimo apprezzata ovviamente anche dalla Danimarca: la Groenlandia è un territorio autonomo danese, e Copenhagen da mesi contesta le crescenti pressioni dell’amministrazione Trump che ha dichiarato più volte in vari contesti e per bocca di diverse persone, incluso il presidente, che l’enorme isola dovrebbe essere annessa agli Stati Uniti per questioni di sicurezza nazionale. E magari per sfruttarne il potenziale petrolifero.
Già il figlio di Trump, Donald Jr, si era recato in Groenlandia il 7 gennaio suscitando un vespaio di polemiche.
Il ministro degli Esteri danese Lars Lokke Rasmussen ha accolto con favore la decisione di Washington di limitare la visita di Vance alla base aerea americana. “Penso che sia molto positivo che gli americani abbiano annullato la loro visita sul territorio groenlandese. Visiteranno solo la loro base, Pituffik, e non abbiamo nulla in contrario”, ha detto Rasmussen all’emittente pubblica Dr.