Ci sono errori che non tutti potrebbero permettersi. Un aereo della United Airlines partito da Los Angeles e diretto a Shanghai in Cina ha dovuto fare dietrofront sull’Oceano Pacifico per un motivo surreale: uno dei piloti aveva dimenticato il passaporto. L’episodio, avvenuto nei giorni scorsi, ma appena reso noto ha causato un ritardo di sei ore e lasciato i passeggeri increduli oltre che infuriati.
Il volo UA 198, con 257 passeggeri e 13 membri dell’equipaggio, era decollato senza problemi alle 13:47 ora locale. Tutto sembrava procedere regolarmente, finché, dopo circa due ore di crociera, la voce del comandante ha interrotto la quiete della cabina con un annuncio inaspettato: il Boeing 787-9 Dreamliner avrebbe dovuto invertito la rotta.
Secondo alcuni viaggiatori, la voce dell’aviatore pareva “frustrata” mentre comunicava la notizia, e inizialmente in molti hanno pensato si trattasse di uno scherzo. Poi, è arrivata la grottesca spiegazione: uno degli ufficiale non aveva con sé il documento di riconoscimento indispensabile per l’ingresso nel “Paese di Mezzo”.
Anziché tornare a Los Angeles, il velivolo è stato dirottato su San Francisco, dove è atterrato alle 17:00. Qui, la compagnia ha provveduto a sostituire il conducente “smemorato” con un altro membro dell’equipaggio, e il volo è ripartito alle 21:00.
United Airlines ha confermato l’accaduto con una dichiarazione ufficiale, dove ha spiegato che si era trattato di un “problema legato all’equipaggio” e ha offerto ai passeggeri buoni pasto e rimborsi, anche se per molti tutto ciò non è stato sufficiente a placare la frustrazione. L’incidente ha inoltre sollevato interrogativi sulle procedure di controllo del vettore.
L’errore infatti ha sollevato un’ondata di polemiche e, secondo l’esperto del settore Shukor Yusof, rappresenta un episodio “imbarazzante” per una compagnia aerea di livello globale come United, e ha evidenziato una “mancanza di disciplina” ritenuta inaccettabile. Il danno d’immagine è significativo, anche perché l’episodio arriva in un periodo già critico per il settore aereo statunitense, segnato da ritardi e problemi legati alla sicurezza.
Il caso non è comunque isolato. Nel 2019, un volo British Airways atterrò per errore a Edimburgo invece che a Düsseldorf a causa di un malinteso sui documenti di viaggio. E nel 2020, la Pakistan International Airlines fu bandita dall’Unione Europea dopo la scoperta di licenze false tra i suoi piloti.
Mentre la United promette di rivedere le proprie procedure per evitare che situazioni simili si ripetano, il volo UA 198 resta un promemoria di quanto un dettaglio apparentemente banale possa trasformarsi in un problema di proporzioni gigantesche.