Come riferito dai principali media statunitensi, Elon Musk, braccio destro di Donald Trump, sta investendo milioni di dollari nella corsa alla Corte Suprema del Wisconsin, trasformandola in una delle elezioni più costose di sempre.
Attraverso gruppi come Building America’s Future e America PAC, il segretario del DOGE sta finanziando la candidatura del repubblicano Brad Schimel, mettendo sul piatto ben 8 milioni di dollari, ed utilizzando tattiche pubblicitarie ingannevoli, a discapito della candidata democratica Susan Crawford.
In molti si sono chiesti come mai l’uomo più ricco al mondo sia così attento al Wisconsin. Innanzitutto, si tratta di uno Stato cruciale per le elezioni presidenziali e la sua Corte Suprema si esprime spesso su temi chiave come l’aborto, leggi elettorali e redistricting.
Secondo l’AP, Musk ed il suo team stanno utilizzando vari metodi per sostenere Schimel. Uno dei gruppi sostenuto dal miliardario di Pretoria, ad esempio, sta lanciando una serie di messaggi pubblicitari ed SMS ingannevoli diretti agli elettori, con l’intento di dissuadere i moderati e gli indipendenti dal votare la candidata democratica. In uno dei messaggi in questione, ad esempio, sia afferma che Crawford “sosterrà un sistema giudiziario che dia seconde possibilità ai criminali”, e che “difenderà gli immigrati”.
Queste pubblicità portano la firma di un fantomatico gruppo denominato “Progress 2028”, ma in realtà tali annunci sono stati finanziati da Building America’s Future, un’organizzazione politica no-profit fondata dallo stesso Musk.
La Corte Suprema del Wisconsin è composta da sette giudici. Ogni giudice resta in carica per un mandato di dieci anni, il che significa che il vincitore delle elezioni del 1° aprile manterrà il seggio fino al 2035. Elon, inoltre, ha anche interessi personali nello Stato.
La sua Tesla sta facendo causa al Wisconsin dopo che le è stata negata la licenza di concessionario per vendere i suoi veicoli direttamente ai consumatori. La legge dello Stato vieta alle case automobilistiche di possedere concessionari, una norma pensata per evitare il controllo monopolistico del mercato automobilistico. Tesla ha chiesto un’esenzione lo scorso anno, ma lo Stato l’ha respinta a dicembre.
La società di Musk ha quindi deciso di portare la questione in tribunale. Ora, sul caso, sarà chiamata ad esprimersi proprio la Corte Suprema locale. Appare evidente, dunque, come per Elon sia di fondamentale importanza avere sul posto dei giudici che strizzino l’occhio alle sue aziende ed ai suoi interessi.