“I nazisti – ha detto una dei tre magistrati della Corte d’Appello di Washington –, che erano negli Stati Uniti quando il Paese era in guerra contro la Germania durante la Seconda Guerra Mondiale, sono stati trattati meglio dei venezuelani deportati da Trump”. I giudici hanno negato l’istanza in cui si chiedeva di far giudicare il caso ad un altro magistrato e si sono riservati di dare un giudizio su quanto deciso la settimana scorsa dal giudice James Boasberg che con la sua sentenza ha temporaneamente bloccato l’amministrazione Trump di usare l’Alien Enemies Act, la legge di guerra del 18mo secolo, usata per deportare a El Salvador centinaia di migranti venezuelani.
Boasberg, che aveva ordinato all’amministrazione di far tornare indietro gli aerei che invece sono partiti dal Texas, ha parlato di “un ricorso senza precedenti di una legge di guerra”. Per il magistrato, i venezuelani definiti “nemici stranieri” in quanto presunti membri della banda Tren de Aragua, classificata come organizzazione terroristica, “hanno il diritto a essere ascoltati da un giudice per determinare se l’Alien Enemies Act possa essere applicata a loro”.
Boasberg è al centro di attacchi durissimi da parte di Donald Trump, che lo chiama un “pazzo estremista di sinistra”, del mondo MAGA e dei giornali di destra che accusano lui e la sua famiglia di essere “un lunatico estremista”. Il presidente ne ha chiesto l’impeachment sostenendo che il magistrato voglia usurpare il potere presidenziale. In realtà il giudice, che fino a questo “incidente di percorso” è considerato uno dei più brillanti della corte federale di Washington, è stato nominato dal presidente George W. Bush e poi confermato da Obama ed è il magistrato capo del distretto di Washington.

Il giudice Boasberg aveva espresso dubbi che l’Alien Enemies Act potesse essere applicato senza una dichiarazione di guerra e aveva ordinato la cancellazione dei voli con cui i venezuelani venivano spediti a El Salvador. Con l’Alien Enemies Act viene revocato il diritto di potersi difendere in tribunale. Il giudice ha infatti chiaramente messo in dubbio la legalità del ricorso ai poteri di guerra in un momento in cui gli Usa non sono in guerra, parlando di “ricorso senza precedente di una legge che è stata usata durante la guerra del 1812 e nelle due Guerre Mondiali”.
Nella sua sentenza, Boasberg ha detto che i presunti membri della gang venezuelana Tren de Aragua hanno diritto a udienze individuali per determinare se sono effettivamente membri della banda criminale. Il Dipartimento di Giustizia si è opposto.
Inoltre, Boasberg ha ammesso che tutto lascia credere che l’amministrazione abbia tentato di eludere la sua ingiunzione.
“È emerso subito – afferma il magistrato nella sua ordinanza – che il volo dei due aerei era stato anticipato dopo che era stata avviata l’udienza. In altre parole, il governo sapeva già alle 10:00 del 15 marzo che la Corte avrebbe discusso in tribunale il caso nel primo pomeriggio e pertanto sono stati accelerati i tempi per far salire le persone arrestate dagli agenti dell’ICE su quegli aerei nella speranza di eludere l’ingiunzione o forse impedire loro di richiedere l’udienza per stabilire se potevano essere deportati “, ha scritto.
Gli esperti legali hanno espresso dubbi sull’utilizzo di una legge di guerra, osservando che l’immigrazione non è stata tradizionalmente considerata un’invasione e che per invocare una legge di guerra bisogna che il Congresso abbia dichiarato la guerra,.
Trump ha firmato l’ordine che invoca l’Alien Enemies Act il 15 marzo. Due gruppi in difesa degli immigrati si erano rivolti al tribunale affermando che i loro assistirti erano stati falsamente etichettati dalle autorità come membri della banda Tren de Aragua.
Sulla base di questa richiesta, mancando la possibilità agli accusati di potersi difendere, il giudice Boasberg aveva emesso l’ordine restrittivo temporaneo. Tuttavia gli aerei con i detenuti venezuelani sono ugualmente partiti. L’amministrazione Trump sostiene di non aver violato l’ordine della corte e che i voli erano già nello spazio aereo internazionale quando è stato pubblicato l’ordine scritto di Boasberg. Anche il Dipartimento di Giustizia ha fatto ostruzionismo alla corte, rifiutandosi di fornire le informazioni richieste sui voli. Boasberg ha definito le informazioni fornite “tristemente insufficienti”. Venerdì, il Dipartimento di Giustizia ha affermato che l’amministrazione stava valutando di invocare il privilegio dei “segreti di Stato” che avrebbe consentito loro di trattenere le informazioni.