La National Aeronautics and Space Administration, NASA ha recentemente modificato la sua comunicazione ufficiale riguardo alla missione Artemis III, ha infatti rimosso il riferimento all’atterraggio della prima donna e della prima persona di colore sulla Luna.
La decisione si allinea alle nuove direttive dell’amministrazione Trump, che ha ordinato l’eliminazione delle politiche di diversità, equità e inclusione DEI dalle agenzie federali.
La missione Artemis III, prevista per il 2027, che dovrebbe riportare gli umani sulla superficie lunare dopo oltre cinquant’anni, enfatizzava l’impegno per una maggiore rappresentanza degli astronauti che avrebbero messo piede sul satellite naturale della Terra. Tuttavia, una recente revisione del sito web dell’ente ha rimosso il riferimento esplicito a questo obiettivo.
Un portavoce di NASA ha confermato che l’aggiornamento del linguaggio è stato rivisto in conformità con le nuove linee guida repubblicane. Ha inoltre sottolineato che l’agenzia resta in attesa di ulteriori indicazioni sulla strategia da intraprendere per il futuro dell’esplorazione spaziale, che comprende anche la preparazione per missioni su Marte.
L’ente non è l’unica istituzione federale ad aver modificato le proprie politiche in seguito alle nuove disposizioni. Organizzazioni come l’Internal Revenue Service, l’agenzia federale americana responsabile per la gestione e l’amministrazione delle imposte e il National Institutes of Health, l’agenzia federale che fa parte del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani che ha lo scopo di supportare la ricerca medica e biologica, hanno già rimosso riferimenti alle iniziative DEI.
La decisione dell’istituzione spaziale assume una rilevanza particolare, proprio perché il programma Artemis fu avviato nel 2019 sotto l’amministrazione Trump, con un chiaro impegno a promuovere una maggiore diversità tra gli astronauti. Negli ultimi anni, l’ente ha fatto progressi significativi nell’inclusione, si è impegnato ad andare oltre l’immagine di un ambiente principalmente dominato da uomini bianchi. I dodici astronauti che hanno camminato sulla Luna tra il 1969 e il 1972 rientravano infatti in questo gruppo.
Attualmente, il programma Artemis sta preparando le prossime missioni. Dopo il successo del test senza equipaggio nel 2022, la prossima tappa prevista per aprile 2026, prevede di portare l’equipaggio composto da Christina Koch, e l’afroamericano Victor Glover, Reid Wiseman e Jeremy Hansen, in orbita senza però prevedere l’atterraggio.
Nonostante il sito ufficiale della NASA continui a sottolineare l’importanza della collaborazione internazionale e dell’esplorazione lunare per scopi scientifici e tecnologici, la rimozione dei riferimenti espliciti alla diversità solleva interrogativi sulle future direzioni dell’organizzazione. Resta da vedere se questa scelta influenzerà anche il reclutamento e la rappresentanza degli astronauti nelle prossime missioni spaziali.