Come riferito dal New York Times, nella giornata di oggi il Pentagono fornirà ad Elon Musk un briefing sui piani dell’esercito americano in caso di conflitto con la Cina. Tale decisione, segna una espansione senza precedenti del ruolo dell’attuale segretario del DOGE in qualità di consigliere del presidente Trump.
Il leader MAGA dal canto suo ha affermato che la riunione tra Musk ed i funzionari del Pentagono non avrebbe riguardato in alcun modo Pechino. La vicenda naturalmente ha sollevato anche diversi interrogativi sui possibili conflitti di interesse che potrebbero coinvolgere Elon, che spazia ampiamente nella burocrazia federale pur continuando a gestire aziende che sono importanti appaltatori del governo.
Il leader del DOGE è uno dei principali fornitori del Pentagono e ha ampi interessi finanziari in Cina. Come riporta il New York Times, Il briefing top-secret per il piano di guerra contro Pechino contiene tra le 20 e le 30 diapositive che illustrano come gli USA potrebbero affrontare un simile conflitto. Il piano parte dalle indicazioni e dagli avvertimenti di una minaccia da parte della Cina fino alle varie opzioni riguardanti gli obiettivi da colpire ed in quale lasso di tempo.
Nonostante i rumors delle ultime ore, il Segretario della difesa, Pete Hegseth, che avrebbe invitato personalmente Elon ad Arlington, ha tenuto a precisare che quella del 53enne sarà una semplice visita.

“Questo non è un incontro sui ‘piani di guerra top secret della Cina”, ha affermato Hegseth, “È un incontro informale su innovazione, efficienza e produzione più intelligente. Sarà grandioso!”.
“Elon Musk è un patriota. Siamo orgogliosi di averlo al Pentagono”, ha invece comunicato il portavoce Sean Parnell. Nonostante ciò, alcuni tra i più autorevoli media statunitensi, tra cui il Wall Street Journal, hanno ribadito che nel corso dell’incontro di oggi si discuterà di un eventuale conflitto con Pechino.
Al momento, non è chiaro quali saranno i dettagli di cui Musk entrerà in possesso. I piani operativi relativi ed eventuali guerre sono estremamente difficili da comprendere per le persone senza una vasta esperienza di pianificazione militare.
Diversi addetti ai lavori si sono chiesti come mai il Pentagono abbia avvertito la “necessità” di illustrare al patron di SpaceX e Tesla il programma in questione. Secondo alcuni, Musk ed il suo DOGE, per ridurre in modo responsabile il budget del Pentagono, hanno bisogno di sapere quali armi intende utilizzare quest’ultimo in una potenziale battaglia con la Cina.
Al contempo, partecipare a un briefing riservato sulla minaccia cinese con alcuni dei più alti funzionari militari del Paese, rappresenterebbe un’opportunità di enorme valore per qualsiasi appaltatore della difesa che volesse vendere i suoi servizi all’esercito. Un’occasione che Musk non vuole farsi sfuggire.
La sua SpaceX sta già ricevendo miliardi di dollari dal Pentagono e dalle agenzie di spionaggio federali, per aiutare gli Stati Uniti a costruire nuove reti satellitari militari e per cercare di affrontare le crescenti minacce provenienti dalla Cina.