Secondo un funzionario della Casa Bianca, il Presidente Donald Trump intende firmare oggi il decreto esecutivo che prevede la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione degli Stati Uniti nato nel 1979, portando avanti la promessa fatta in campagna elettorale di eliminare l’agenzia che da tempo è bersaglio dei conservatori. Trump ha deriso il Dipartimento dell’Istruzione come fonte di sprechi e inquinato dall’ideologia liberale. Tuttavia, il completamento del suo smantellamento è impossibile senza un atto del Congresso per cui è necessario un voto bipartisan.
Secondo il nuovo ordine la segretaria all’istruzione nominata da Trump, Linda McMahon sarebbe stata invitata “a prendere tutte le misure necessarie per facilitare la chiusura del Dipartimento dell’Istruzione e restituire l’autorità educativa agli Stati, continuando a garantire la fornitura efficace e ininterrotta di servizi, programmi e benefici su cui gli americani si affidano” ha detto ai media il funzionario che ha scelto di rimanere anonimo.
Il Dipartimento è stato finora un organo di vitale importanza per le scuole americane poichè oltre a gestire la supervisione dei programmi educativi invia miliardi di dollari all’anno alle scuole e supervisiona 1,6 trilioni di dollari in prestiti studenteschi federali. Esso svolge anche un ruolo significativo nella supervisione dell’applicazione dei diritti civili e raccoglie dati per migliorare i risultati e l’efficienza dell’istruzione locale. Nel frattempo, l’organo federale ha già subito tagli di massa del personale con licenziamenti di 1.300 impiegati e ci sono stati drastici tagli ai finanziamenti.
Alcuni sostenitori delle scuole pubbliche hanno detto ai media che l’eliminazione dello storico Dipartimento avrebbe ripercussioni negative sull’intero sistema educativo americano rendendolo fondamentalmente disuguale. Più nel dettaglio, ciò significa che senza il dipartimento, essi temono che il governo federale non guarderebbe allo stesso modo le necessità degli studenti poveri, di quelli che stanno ancora imparando l’inglese, degli studenti disabili e delle minoranze etniche.