Come rivelato da Axios, la lettera inviata dal Donald Trump alla Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, conteneva un ultimatum riguardante un nuovo accordo sul nucleare. Teheran ha a disposizione due mesi di tempo per negoziare un nuovo patto, altrimenti rischierà “gravi conseguenze”, che comprendono possibili azioni militari da parte degli Stati Uniti o di Israele.
Il programma nucleare iraniano ha fatto grandi progressi negli ultimi quattro anni e il Paese sarebbe più vicino che mai alla produzione di un’arma nucleare. Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, le sue scorte di uranio arricchito al 60% sarebbero sufficienti per sei bombe nucleari se portate al 90%. Tuttavia, al momento il Paese ha negato di volersi dotare dell’arma in questione.
Due settimane fa, ai microfoni di Fox News, il presidente Trump annunciò di aver inviato una lettera al leader Khamenei, proponendo negoziati diretti. “Non possiamo permettere loro di avere un’arma nucleare”, ha affermato successivamente Trump, “Qualcosa accadrà molto presto. Preferirei un accordo di pace piuttosto che l’altra opzione, ma quest’ultima risolverà il problema”.
La lettera è stata consegnata qualche giorno fa dall’inviato di Trump, Steve Witkoff, al presidente degli Emirati Arabi Uniti Mohammed Bin Zayed durante un incontro ad Abu Dhabi, prima di finire sulla scrivania della Guida Suprema dell’Iran. Secondo le fonti, il presidente americano è stato alquanto duro nella sua missiva.
Se da un lato ha proposto a Khamenei negoziati per un nuovo accordo sul nucleare, dall’altro lo avrebbe messo in guardia circa le possibili conseguenze che potrebbero scaturire da un suo eventuale rifiuto. Prima che la lettera venisse consegnata agli iraniani, la Casa Bianca ha illustrato il suo contenuto a diversi alleati, tra cui Israele, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.
Ad oggi, le parti sono alquanto distanti dal raggiungere un accordo. Khamenei ha definito la lettera di Trump e la sua proposta come “un inganno” che mira solo a creare l’impressione che l’Iran si rifiuti di negoziare.
Tuttavia, la missione iraniana all’ONU non ha escluso possibili trattative con gli USA, affermando: “Se l’obiettivo dei negoziati è quello di affrontare le preoccupazioni relative a una potenziale militarizzazione del programma nucleare iraniano, tali discussioni potrebbero essere prese in considerazione. Se l’obiettivo dei colloqui è lo smantellamento del programma nucleare pacifico dell’Iran per affermare che ciò che Obama non è riuscito a realizzare è stato ora realizzato, tali negoziati non avranno mai luogo”.
Nel frattempo, il Ministero degli Esteri iraniano ha comunicato all’inizio di questa settimana che la lettera di Trump è ancora in fase di studio, e che la risposta di Teheran è in fase di stesura.