Il presidente Trump sta lavorando ad un ordine esecutivo con il quale intende designare il fentanyl come arma di distruzione di massa.
Al momento, il progetto sta coinvolgendo funzionari dei dipartimenti di Stato, Giustizia, Commercio e Difesa. “Il flusso di fentanyl negli Stati Uniti attraverso reti di distribuzione illecite ha creato un’emergenza nazionale, compresa una crisi di sanità pubblica nel Paese”, si legge nella bozza dell’ordine esecutivo, “Entro 14 giorni dalla data di questa ordinanza, il Procuratore generale e il Segretario per la sicurezza interna adotteranno tutte le misure appropriate, in consultazione con il Segretario di Stato, per formulare raccomandazioni operative volte alla sua attuazione”.
Chiedendo “un’azione immediata” per “affrontare questa crisi insostenibile”, Trump sembrerebbe dunque intenzionato a dichiarare un’emergenza nazionale al confine meridionale ed a designare il fentanyl come arma di distruzione di massa.
Secondo le fonti, l’ordine esecutivo potrebbe entrare in vigore già la prossima settimana. Oltre a designare i cartelli che si celano dietro al traffico della sostanza in questione come organizzazioni terroristiche, la nuova disposizione consentirebbe agli Stati Uniti di condurre operazioni militari in Canada e Messico e di deportare i consumatori di droga che non hanno la cittadinanza americana.
Come noto, recentemente il presidente USA aveva già imposto delle tariffe sulle importazioni dai due paesi vicini di casa, affermando che avrebbero rappresentato uno strumento utile nella lotta al fentanyl.
“Come Presidente degli Stati Uniti, il mio dovere più alto è la difesa del Paese e dei suoi cittadini”, si legge inoltre nella bozza dell’ordine esecutivo, “Non starò a guardare e non permetterò che i nostri cittadini vengano avvelenati da droghe illecite provenienti da altri Paesi, che stanno invadendo la nostra nazione, che la nostra legge venga calpestata, che le nostre comunità vengano devastate o che le nostre famiglie vengano distrutte”.
In passato, la procuratrice generale della Florida, Ashley Moody, aveva chiesto al presidente Joe Biden di classificare la sostanza in questione come arma di distruzione di massa. Tuttavia, il suo appello rimase inascoltato.
Ora, però, le cose sembrano essere destinate a cambiare. Il provvedimento voluto da Trump potrebbe diventare operativo già nei prossimi giorni, ma fonti vicine al Dipartimento di Stato affermano che la tempistica non è stata ancora confermata.