Si avvia verso una svolta dolorosa la vicenda di Sudiksha Konanki, studentessa ventenne dell’Università di Pittsburgh scomparsa a Punta Cana. I genitori della ragazza statunitense hanno ufficialmente richiesto alle autorità dominicane di dichiarare la figlia legalmente deceduta.
In una lettera indirizzata alle autorità locali, la famiglia Konanki ha espresso piena fiducia nelle indagini in corso, pur riconoscendo l’assenza di prove che indichino un crimine. “Avviare questo processo – si legge nella lettera – ci permetterà di iniziare il percorso di elaborazione del lutto e affrontare le questioni legali legate alla sua scomparsa”. I genitori hanno inoltre dichiarato di essere pronti a seguire tutte le procedure richieste per formalizzare la dichiarazione.
Lo sceriffo Michael Chapman della Loudoun County, in Virginia, ha rilasciato una dichiarazione di solidarietà verso la famiglia, sottolineando la tragedia della scomparsa e assicurando il continuo supporto delle autorità statunitensi.
Joshua Riibe, cittadino statunitense e ultima persona ad aver visto Sudiksha viva, resta una figura chiave nell’indagine. Riibe, che non faceva parte del gruppo di amici con cui Konanki viaggiava, ha raccontato di aver passato del tempo con lei sulla spiaggia prima che un’onda li travolgesse. Secondo la sua versione, convinto che la ragazza fosse in salvo nelle acque poco profonde, si sarebbe addormentato sulla spiaggia.
Riibe è comparso davanti al tribunale dominicano per un’udienza di habeas corpus, volta a valutare la legittimità della sua sorveglianza. Le autorità hanno confermato che non è formalmente indagato per alcun reato e che collabora pienamente con gli inquirenti. Tuttavia, il suo passaporto resta sequestrato e non può lasciare il paese. La decisione definitiva sul suo status è attesa per il 28 marzo.
Gli avvocati della famiglia Konanki hanno definito la richiesta di dichiarazione di morte una mossa strategica per dare maggiore priorità al caso, sottolineando come le indagini per le persone scomparse spesso procedano più lentamente rispetto a quelle per i decessi presunti.
Anche la famiglia di Riibe ha diffuso una dichiarazione, esprimendo vicinanza ai Konanki e difendendo la condotta del figlio, descritto come uno studente modello e volontario attivo nella comunità. I genitori di Riibe hanno denunciato le condizioni “irregolari” della detenzione del ragazzo, inclusi lunghi interrogatori senza interpreti o assistenza legale nei primi giorni successivi alla scomparsa.
Le autorità dominicane, supportate da agenzie statunitensi come FBI, DEA e Dipartimento di Stato, continuano intanto le operazioni di ricerca. Droni, elicotteri e squadre specializzate in salvataggi marittimi perlustrano l’area costiera dove Sudiksha è stata vista l’ultima volta. La studentessa è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza del resort Riu Republica alle 4:50 del mattino del 6 marzo. Dopo una serata in discoteca, il gruppo di amiche che viaggiava con lei è rientrato in hotel alle 5:55, ma Konanki non era con loro. Le immagini mostrano un uomo, identificato come Riibe, rimanere sulla spiaggia con la ragazza.
Gli inquirenti dominicani ipotizzano che Konanki sia annegata, una tesi supportata dalle dichiarazioni di Riibe. Secondo il racconto, i due sarebbero stati sorpresi da un’onda improvvisa durante una nuotata. Riibe avrebbe vomitato e perso conoscenza sulla spiaggia, per poi svegliarsi senza sapere dove fosse la ragazza.
A seguito di questa vicenda, l’FBI ha rilasciato una nota esortando i giovani in viaggio per le vacanze primaverili a mantenere alta l’attenzione. Tra i consigli elencati: evitare di spostarsi da soli di notte, utilizzare solo taxi autorizzati e segnalare immediatamente situazioni sospette al consolato più vicino.
Sudiksha Konanki era una brillante studentessa dell’Università di Pittsburgh, iscritta al corso di Scienze Biologiche e Chimica. La giovane si era diplomata nel 2022 alla Thomas Jefferson High School for Science and Technology, una delle scuole più prestigiose degli Stati Uniti.