Lo spazio ormai non è più solo un luogo di esplorazione o di telecomunicazioni: è divenuto un vero e proprio campo di battaglia. La Cina sta sperimentando tecniche avanzate di “dogfighting”, una sorta di combattimento aereo orbitale in cui i satelliti si muovono con precisione per aggirarsi, inseguirsi e potenzialmente neutralizzarsi a vicenda. Un salto tecnologico che preoccupa la Space Force statunitense, sempre più consapevole di una competizione serrata per il dominio dell’orbita terrestre.
Secondo il generale Michael Guetlein, vice capo delle operazioni spaziali della Space Force, il ramo spaziale delle Forze Armate americane, istituito nel dicembre 2019, le recenti osservazioni satellitari hanno rivelato manovre cinesi di sorprendente complessità.
Cinque oggetti, tra cui i satelliti sperimentali Shiyan-24C e Shijian-6 05A/B, che hanno eseguito movimenti coordinati e controllati, suggeriscono che Pechino stia affinando tattiche per operazioni avanzate e ostili.
Le implicazioni di queste manovre sono enormi. Storicamente, il concetto di “dogfighting” è stato associato alle battaglie aeree tra caccia, dove agilità e velocità determinano l’esito dello scontro. Nello spazio, le dinamiche cambiano: senza atmosfera e con la necessità di propulsori per ogni movimento, i duelli tra satelliti richiedono un livello di calcolo e sincronizzazione estremamente preciso.
Ma il “dogfighting” è solo una delle minacce emergenti. Secondo Guetlein, il “Paese di Mezzo” e la Russia stanno sviluppando tecnologie ancora più insidiose, con satelliti parassiti, capaci di avvicinarsi di nascosto ai sistemi spaziali nemici e interferire con il loro funzionamento, dispositivi con bracci meccanici, in grado di catturare o deviare satelliti avversari, rendendoli inutilizzabili e armi nucleari spaziali, progettate per generare impulsi elettromagnetici devastanti capaci di mettere fuori uso intere costellazioni satellitari.
L’equilibrio strategico globale potrebbe essere rivoluzionato se queste tecnologie venissero impiegate in un conflitto. Per anni, gli USA hanno mantenuto un vantaggio netto nello spazio, ma Guetlein avverte che il divario potrebbe ridursi drasticamente. Questo scenario sta spingendo la Space Force a richiedere più fondi e una revisione delle proprie strategie, con l’obiettivo di garantire la “supremazia spaziale”.
Chi riuscirà a dominare l’orbita terrestre avrà un vantaggio cruciale nelle guerre del futuro.