Un anno fa, Paul Dans era il direttore di Project 2025, il piano conservatore della Heritage Foundation dal quale gli stessi esponenti MAGA hanno preso le distanze in prossimità delle elezioni presidenziali.
I democratici, da canto loro, misero in guardia dall’agenda “radicale” del piano, dicendo che avrebbe comportato il divieto di aborto, l’eliminazione dei diritti LGBTQ+ e il completo potere presidenziale sulle agenzie federali, nonché l’eliminazione di alcune di queste, tra cui il Dipartimento dell’Istruzione.
Lo stesso Trump cercò di non associare il suo nome a quello del programma, affermando su Truth di non avere idea di chi vi fosse dietro.
Tuttavia, due mesi dopo il ritorno del leader MAGA alla Casa Bianca, appare evidente come l’amministrazione stia tentando di portare a termine alcuni degli obiettivi che erano elencati nel piano della Heritage Foundation. Lo stesso Dans, in settimana, si è detto soddisfatto di come Project 2025 sia diventato di fatto il “manuale” del governo Trump 2.0.
“È una cosa che va ben oltre i miei sogni più sfrenati”, ha detto, “Lo Stato profondo riprenderà fiato. Ma il modo in cui sono stati in grado di muoversi e di sconvolgere l’ortodossia, e allo stesso tempo di catturare l’immaginazione della gente, credo faccia presagire un grande quadriennio”.
“Speravamo, noi che abbiamo lavorato per mettere insieme il Progetto 2025, che il prossimo presidente conservatore avrebbe colto l’attimo, ma Trump sta cogliendo ogni minuto di ogni ora”, ha aggiunto Dans ai microfoni di Politico, “Project 2025 è stato fatto dal movimento conservatore per poter dire ‘Questo è ciò in cui crediamo. Questo è ciò che vogliamo vedere nel prossimo presidente’”.
“La nostra Costituzione attribuisce il potere esecutivo in modo diretto e unico al presidente degli Stati Uniti”, ha continuato, “E negli ultimi 100 anni, queste ingerenze in quel potere non sono state solo incostituzionali, ma anche antidemocratiche e prive di legittimità morale, nel senso che il popolo vota ogni quattro anni per un presidente che proponga una nuova politica. E se le sue politiche sono ostacolate da una burocrazia non eletta e non responsabile, è un problema che necessita una soluzione”.
Dans si è poi espresso sulla eventuale chiusura del Dipartimento dell’istruzione, affermando: “È stato un obiettivo storico del movimento conservatore. I danni provocati dalla federalizzazione dell’istruzione fanno guadagnare all’America un voto negativo. Il calo dei punteggi nei test, il basso tasso di alfabetizzazione…semplicemente non funziona”.
L’ex direttore di Project 2025 ha infine lodato il lavoro di Elon Musk in qualità di capo del DOGE, ed ha sostenuto lo smantellamento di USAID, agenzia che, secondo il suo parere, era stata totalmente stravolta nel corso del governo Biden.