L’industria cinematografica e la sua rivoluzione: Staircase Studios AI, ha annunciato l’ambizioso progetto di produrre 30 film interamente generati dall’intelligenza artificiale nei prossimi quattro anni.
Un obiettivo audace che punta a trasformare il modo in cui i lungometraggi vengono realizzati, riducendo drasticamente i costi e sfruttando nuove tecnologie per creare produzioni di alta qualità a budget contenuti.
Il primo esperimento dello studio si chiama The Woman With Red Hair, un thriller che racconta la storia di Johanna “Hannie” Schaft, una combattente della Resistenza olandese durante la Seconda Guerra Mondiale.
Diretto da Brett Stuart,e basato su una sceneggiatura del 2016 di Michael Schatz, il lavoro vanta il contributo di artisti di spicco come lo storyboard artist Teddy Newton e il regista spagnolo Alfred Gimeno, vincitore di un Emmy per l’animazione.
Staircase Studios è stata fondata da Pouya Shahbazian, noto per il franchise cinematografico Divergent, che ha deciso di abbracciare l’intelligenza artificiale per superare le inefficienze del sistema tradizionale hollywoodiano. Con l’aiuto del co-fondatore del sito web di notizie statunitense Huffington Post, Kenneth Lerer, e del produttore Lorenzo di Bonaventura come consulente, la società ha sviluppato ForwardMotion, un software di IA generativa che promette di realizzare film di qualità da studio per meno di 500.000 dollari.
“La nostra missione è combinare l’uso etico dell’intelligenza artificiale con le risorse più sottovalutate del settore”, ha dichiarato Shahbazian, “storie trascurate e talenti in attesa di essere scoperti”. L’obiettivo è quindi quello di realizzare prodotti che l’industria desidera, ma che spesso non riesce a finanziare a causa della bassa tolleranza al rischio.
Nonostante l’entusiasmo dei suoi creatori, il test non ha ricevuto l’accoglienza sperata. I primi cinque minuti iniziali di The Woman With Red Hair, pubblicati online, hanno suscitato reazioni per lo più negative. Gli spettatori hanno criticato la scarsa naturalezza delle animazioni, gli occhi “innaturali” dei personaggi e una sincronizzazione labiale poco convincente. Un segnale che, nonostante i progressi tecnologici, l’IA ha ancora molta strada da fare prima di poter sostituire completamente la sensibilità umana nel settore.
La casa cinematografica comunque non si fermerà ha già in cantiere Every Living Creature, un thriller d’avventura animato diretto dal regista americano Bernie Su, che racconta il salvataggio degli animali intrappolati a Montserrat, l’isola caraibica situata nelle Piccole Antille, dopo l’eruzione vulcanica del 1997.
Resta quindi da vedere se il pubblico e gli addetti ai lavori accoglieranno con favore questa nuova era del cinema o se la diffidenza nei confronti degli strumenti digitali avanzati impedirà loro di decollare. Il dibattito rimane aperto anche se il cinema del futuro sembra avviarsi sempre più verso i confini inesplorati di questa nuova frontiera.