Il giornalista Michael Wolff, noto per i suoi libri-inchiesta su Donald Trump, denuncia di essere stato silenziosamente boicottato dai media dopo l’uscita del suo nuovo libro All or Nothing: How Trump Recaptured America. Secondo Wolff, MSNBC ha annullato interviste già programmate dopo pressioni dalla Casa Bianca, con funzionari che gli avrebbero detto che “il clima è cambiato”. Questo apparente tentativo di censura si inserisce in una più ampia strategia per zittire le voci critiche, mentre le principali reti continuano a inseguire Trump per mantenere buoni rapporti. Un dettaglio inquietante riguarda le 80-100 ore di registrazioni su Jeffrey Epstein, che Wolff sostiene di possedere e che includerebbero riferimenti al legame tra Trump ed Epstein—un tema che l’attuale presidente degli Stati Uniti d’America vorrebbe tenere nascosto.
Epstein è stato accusato di abusi sessuali e traffico internazionale di minori. Nel 2008, si dichiarò colpevole di aver procurato ragazze minorenni per scopi sessuali e scontò 13 mesi di detenzione grazie a un controverso patteggiamento. Nel 2019, fu nuovamente arrestato con l’accusa di traffico sessuale di minori tra Florida e New York. Le indagini rivelarono che Epstein aveva reclutato decine di ragazze minorenni per incontri sessuali nelle sue proprietà, in particolare sulla sua isola privata Little Saint James, dove organizzava orge con VIP e minorenni. Epstein si tolse la vita il 10 agosto 2019 mentre era in carcere.
Come riporta Meidas+ Wolff ha descritto il comportamento di Trump come “completamente coerente con il caos che stiamo vedendo oggi: dazi che si sovrappongono ad altri dazi e sproloqui incoerenti davanti ai leader mondiali. Non gli importa della politica. Si preoccupa solo di attirare l’attenzione”, ha puntualizzato l’autore.