Per la prima volta in 140 anni, i giornalisti riuniti alla cena annuale del Gridiron Club a Washington, D.C hanno deciso di rompere una tradizione consolidata, hanno rinunciato al consueto brindisi in onore del presidente degli Stati Uniti. Invece di rendere omaggio alla Casa Bianca, i rappresentanti della carta stampata hanno sollevato i calici in favore della libertà di stampa, scegliendo così di affidare a un gesto simbolico la sfida verso l’amministrazione Trump.
L’evento, che tradizionalmente prevede la partecipazione del presidente o del vicepresidente in carica, quest’anno si è svolto senza alcun rappresentante del governo attuale, un’assenza che ha ulteriormente evidenziato il crescente divario tra i repubblicani e il mondo dei media.
Il Gridiron Dinner è un avvenimento esclusivo e in gran parte informale, dove giornalisti, politici e funzionari governativi si riuniscono per una serata di convivialità e umorismo. Ai partecipanti è solitamente consentito esibirsi in sketch comici e satirici, spesso incentrati su attualità politiche.
Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense Washington Post, la presidente del Club, Judy Woodruff, ex conduttrice e caporedattrice del programma televisivo di PBS NewsHour, ha voluto evidenziare l’importanza di un giornalismo libero come elemento essenziale della democrazia americana.
La tensione, già palpabile, è poi aumentata, quando il governatore democratico del Maryland, Wes Moore, ha scherzato sui legami tra l’amministrazione repubblicana e la Russia. La sua battuta ha suscitato la reazione immediata del segretario dell’esercito, Daniel Driscoll, che ha lasciato la sala in segno di protesta.
La cena si è poi conclusa in modo inusuale: invece del discorso finale, gli organizzatori hanno proiettato estratti video e audio degli ultimi quattro presidenti repubblicani, a partire dal 2018, per rievocare l’atmosfera di buonumore che aveva caratterizzato la tradizione del Gridiron Club.
Nell’edizione precedente, sei anni fa, Trump aveva partecipato con toni decisamente concilianti, aveva elogiato i giornalisti presenti definendoli addirittura “incredibili, brillanti, potenti, intelligenti e giusti”, oltre a averli ringraziati per il lavoro svolto a sostegno della democrazia americana.
L’evento appena concluso, non solo ha mostrato crepe con la tradizione, ma ha anche messo in luce la crescente distanza tra la White House e il mondo dell’informazione.