La Casa Bianca ha ordinato all’esercito statunitense di elaborare nuovi piani per aumentare la presenza delle truppe americane a Panama, al fine di raggiungere l’obiettivo del presidente Trump di “riappropriarsi” del Canale.
Il Comando meridionale degli Stati Uniti sta sviluppando potenziali strategie che vanno da una più stretta collaborazione con le forze di sicurezza panamensi all’opzione meno probabile di utilizzare la forza per prendere il controllo del posto.
L’obiettivo dell’amministrazione Trump è quello di aumentare la presenza militare per ridurre l’influenza della Cina. A loro volta, Panama e Pechino. negano che ci sia alcuna interferenza straniera nel canale, la cui neutralità è sancita dalla Costituzione locale.
La Cina ha inoltre accusato gli Stati Uniti di “coercizione” e di aver fatto pressione sui funzionari panamensi affinché bloccassero i progetti di Pechino.
Fonti vicine alla Casa Bianca hanno spiegato che un’invasione statunitense di Panama è alquanto improbabile, almeno per il momento, e verrà presa in seria considerazione solo se una maggiore presenza militare americana a Panama non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di Trump di riconquistare il corso d’acqua. In settimana, l’ammiraglio Alvin Holsey, leader del Comando meridionale degli Stati Uniti, ha presentato una prima bozza delle strategie da adottare al Segretario alla Difesa, Pete Hegseth, che dovrebbe visitare Panama il mese prossimo.
Gli USA costruirono il canale in questione tra il 1904 al 1914. Nel 1977, dopo lunghe proteste da parte della popolazione locale, il presidente Jimmy Carter firmò un trattato che consegnava il controllo del corso a Panama. Nel 1989, durante l’amministrazione di George HW Bush, le forze statunitensi invasero il Paese e cacciarono l’allora leader politico, Manuel Noriega, poi condannato per traffico di droga.
Ora, i funzionari del governo Trump sostengono che la presenza della Cina nei pressi del canale sia diventata eccessiva. In caso di conflitto, dicono, Pechino potrebbe chiudere il canale alle navi americane, comprese quelle militari.
Durante una visita a Panama il mese scorso, il Segretario di Stato Marco Rubio ha detto al presidente José Raúl Mulino che la situazione attuale è inaccettabile. Mulino, a sua volta, ha ribadito che il governo amministra lo strategico corso d’acqua autonomamente. Una versione che non ha convinto Trump e la sua amministrazione, che ora valuta il da farsi.
Le potenziali strategie statunitensi vanno dalla semplice garanzia di un passaggio sicuro delle navi americane attraverso il canale al ripristino della totale proprietà e gestione di quest’ultimo. Altre opzioni prese in considerazione includono l’uso delle forze militari per proteggere i porti esistenti a Panama, la costruzione di nuovi porti, o l’uso del Corpo degli Ingegneri dell’Esercito per gestire le chiuse del canale.