Un secondo giudice federale ha ordinato all’Amministrazione Trump di reintegrare migliaia di dipendenti pubblici licenziati. Il giudice James Bredar di Baltimora ha stabilito che l’amministrazione non ha rispettato la legge che impone un preavviso di 60 giorni per i licenziamenti di massa, rendendo così illegittimi i provvedimenti adottati. La sua sentenza segue quella del giudice William Alsup di San Francisco, che aveva già bloccato i licenziamenti in sei agenzie federali, affermando che erano stati eseguiti senza la necessaria autorità legale.
Secondo il verdetto di Alsup, l’amministrazione Trump dovrà reintegrare circa 24.000 dipendenti licenziati durante il loro periodo di prova in sei agenzie governative. La decisione si applica ai dipartimenti della Difesa, del Tesoro, degli Affari dei Veterani, dell’Agricoltura, dell’Energia e degli Interni.
L’ordine è immediatamente esecutivo.
L’amministrazione Trump ha annunciato ricorso anche contro la seconda sentenza da Baltimora. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha attaccato il giudice Alsup, affermando che l’amministrazione avrebbe presentato ricorso contro la decisione. “Un singolo giudice sta cercando di impadronirsi incostituzionalmente del potere di assunzione e licenziamento del ramo esecutivo. Il Presidente ha l’autorità di esercitare il potere dell’intero ramo esecutivo – i giudici distrettuali non possono abusare del potere giudiziario per ostacolare l’agenda del Presidente”, si legge nella sua dichiarazione. “Se un giudice di un tribunale distrettuale federale desidera avere potere esecutivo, può provare a candidarsi alla presidenza. L’amministrazione Trump combatterà immediatamente contro questo ordine assurdo e incostituzionale”.
Il cosiddetto “Dipartimento per l’Efficienza Governativa”, guidato dal magnate miliardario Elon Musk, ha falciato diversi dipartimenti del governo federale affermando di operare per migliorarne l’efficienza, smascherando frodi e sprechi. Migliaia di lavoratori federali sono stati licenziati per “scarso rendimento”. Molti di loro hanno fatto ricorso in giustizia.
L’epurazione dei dipendenti ancora in periodo di prova ha colpito sia i neoassunti che impiegati di lungo corso che avevano recentemente ottenuto nuovi incarichi.